Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2013

Chi lo avrebbe detto sette anni fa che il cuore delle Olimpiadi tori- nesi sarebbe diventato residenza di circa cinquecento profughi provenienti dall’Africa attraverso la Libia sconvolta dalla guerra? Forse nei luoghi risiede un de- stino, e quelle palazzine rimaste vuote dopo il trionfale inverno del 2006 hanno ripreso il loro la- voro di accoglienza verso chi viene da lontano. Lo spirito dei Giochi aleggia ancora in molte sfavillanti piazze del centro tori- nese, e ci piace pensare che sia rimasto anche qua, in via Gior- dano Bruno. Quartiere popolare e benestante, per molti anni sede dei mercati generali, oggi è in grado di vivere l’impegnativa esperienza di accoglienza dei profughi, una massa umana semi abbandonata che vive gra- zie alla generosità di singoli cit- tadini. Questa è la situazione etico morale, la parte probabil- mente più nobile di questa vi- cenda non eccezionale in Italia. OCCUPAZIONE Diversa invece la storia mate- riale vissuta sul campo tutti i giorni. I cinquecento africani, ma anche asiatici, est europei e qualche impaurito italiano sfrat- tato, hanno occupato alcune pa- lazzine, che appartengono a un fondo immobiliare cui sono state vendute dal comune di Torino. Occupazione, ai sensi di legge, illegale. Alcuni ragazzi dei centri sociali torinesi avrebbero visto gli stabili in disuso, ma non fati- scenti, da anni e avrebbero de- ciso di forzare i lucchetti che li lasciavano vuoti. Si tratta di un reato penale. E qui la coscienza inizia a scontrarsi con le regole del vivere in una società, creando una matassa che ri- chiede molto buon senso per es- sere sbrogliata. Subito dopo la forzatura, dentro le quattro pa- lazzine alte sei piani si sono ri- versati gli ultimi della città che hanno velocemente occupato tutti i posti disponibili. Lunghe li- AGOSTO-SETTEMBRE 2013 MC 59 MC ARTICOLI # Sopra : alcuni ragazzi preparano un tè di gruppo. # Sotto : i migranti si dedicano ad attività ludiche. # A fianco : gli alloggi erano total- mente vuoti e associazioni hanno fornito gli arredi di base.

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