Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2013

BRASILE conta con tono scherzoso. Ri- corda i suoi trascorsi italiani. «Tra studi e lavoro sono stato in Italia 5 anni. Lì ho ottenuto la li- cenza in teologia pastorale e ho fatto la professione solenne. Sono stato ad Avellino, alla par- rocchia Cuore immacolato di Maria per un anno. Poi, d’ac- cordo con il mio provinciale, in- vece di andare all’Università a Roma, ho chiesto di tornare a la- vorare nel mio paese». Simpatico e sorridente padre Pedro, ma le sue risposte non sono buoniste. «Il Brasile è un paese ricchissimo. La sua torta è grande, ma la maniera di divi- derla è sbagliata. E poi c’è la malattia della corruzione e quella dei politici che non sanno distinguere ciò che è pubblico da ciò che è privato. Così accade che troppi di essi non fanno poli- tica per migliorare la vita della gente, ma per migliorare la pro- pria e quella dei loro parenti». Padre Pedro riconosce i successi ottenuti da Lula e dall’attuale presidente Dilma, ma non chiude gli occhi su una realtà comples- siva che rimane problematica e troppo diseguale. «Il primo dei problemi - afferma - rimane an- cora la povertà. Poi c’è la ca- renza di strutture sanitarie pub- bliche e di abitazioni degne. Senza dimenticare l’analfabeti- LA MALATTIA DEI POLITICI Dalla strada che collega Bertoli- nia con Floriano deviamo a de- stra. E subito capiamo perché qui un fuoristrada è indispensa- bile. La via è una mulattiera, stretta tra vegetazione e recin- zioni. Ogni tanto padre Lindo è costretto a scendere dall’auto per aprire i cancelli in legno che delimitano le varie proprietà. Il buio è sceso all’improvviso. Si di- stingue soltanto ciò che viene il- luminato dai fari. Finalmente arriviamo a destina- zione. È una casetta bianca, semplicissima. Le persone sono sedute fuori, a godersi le ore meno calde della giornata. I pa- droni di casa si chiamano Fran- cisca e Francisco Messias de Sousa, piccoli agricoltori e alle- vatori. Hanno un figlio prete, che ci accoglie con un «Buonasera». Pedro parla italiano perché ha vissuto in Italia per 5 anni. Carnagione dorata, capelli corti e crespi, occhiali, un sorriso che non perde di simpatia pur in pre- senza di un apparecchio denti- stico portato con disinvoltura, padre Pedro è il settimo di 10 fi- gli: 4 maschi e 6 femmine. Un paio sono nel Piauí. Gli altri vi- vono a Brasilia e San Paolo. «Hanno uno o due figli. Se mia madre avesse fatto come loro io non sarei neppure nato», rac- # Sopra : in rosso, la sagoma dello stato di Piauí, nel Nord-Est del Brasile. Sotto : la piazza principale di Bertolinia con, al fondo, la chiesa Nossa Senhora da Conceição Aparecida.

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