Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2013

positivi sono scarsissimi. Il go- verno argentino,secondo padre Auletta, dovrebbe preparare in- segnanti indios per offrire una educazione bilingue e intercultu- rale. molte civiltà sofisticate, tra le quali gli Aztechi in Messico, gli Incas in Perù, e i Guaraní e altri in Paraguay e Argentina. Oggi si contano circa 800 mila indigeni nella popolazione argentina, di- stribuiti tra 20 gruppi etnici sparsi in tutto il paese, dal Gran Chaco a Nord alla Terra del Fuoco nella punta meridionale. I gruppi etnici più grandi sono i Toba e i Mapuche. La regione del Gran Chaco copre oltre un milione di kmq nella parte nordorientale dell’Argen- tina e sconfina dentro la Bolivia e il Paraguay. Dopo l’Amazzonia è la seconda regione più impor- tante del continente in termini di biodiversità. È anche uno spazio culturale e sociale abitato da circa 389 mila indios, tra i quali i Wichí, i quali, a seconda delle fonti, oscillerebbero tra 40 e 70 mila persone, sparse lungo i confini settentrionali dell’Argen- tina, con alcuni gruppi in Bolivia. Padre Giuseppe parla con ammi- razione di questa popolazione, che vive nelle foreste e tra le montagne, la cui sussistenza si basa sulla raccolta di frutti e miele, sulla caccia e la pesca. Sono artigiani di grande talento: scolpiscono un legno duro e pro- fumato che essi chiamano algar- robo (o legno di carob ), tessono cesti, stuoie e braccialetti di fibre vegetali e fanno terrecotte di va- rie forme e dimensioni. Oggi i Wichí stanno abbandonando il loro sistema di vita tradizionale di cacciatori e raccoglitori no- madi, stabilendosi in villaggi e dedicandosi all’agricoltura. VITA DURA PER I WICHÍ La sfida principale per i Wichí, secondo padre Giuseppe, è l’e- ducazione. I ragazzi wichí dedi- cano poco tempo alla scuola. L’insegnamento è in spagnolo, verso il quale i Wichí non nu- trono grande simpatia e gli inse- gnanti non conoscono la lingua wichí, tanto meno la loro cultura. Il fatto che la scuola sia d’ob- bligo non è certo un incentivo per i ragazzi wichí. L’ignoranza dello spagnolo agisce da bar- riera e benché ad alcuni inse- gnanti siano assegnati degli aiu- tanti indigeni per fare da media- tori culturali, fino a ora i risultati ARGENTINA 30 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2013 # Da sinistra a destra : padre Giuseppe Auletta, incaricato della missione di Morillo e della pastorale indigenista della diocesi di Oran. I padri Manuel Garcia, Luigi Manco e Luigi Inverardi in visita alla missione di Morillo. Centro Tepeyac con sale per l’esposi- zione di artigianato wich í . L’indigeno Gerardo Juarez, impegnato nella conservazione della lingua e cultura dei Wich í .

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