Missioni Consolata - Luglio 2013

LUGLIO 2013 MC 71 MC RUBRICHE mizi, proclama azioni di boicot- taggio, condanna la prolificità delle famiglie devote di Allah o chiama più chiaramente all’e- spulsione. Il fatto che alti esponenti del go- verno di Colombo, e tra questi il potente ministro della Difesa Go- tabhaya Rajapaksa (fratello del presidente) partecipino a inizia- tive della Brigata, come l’aper- tura di centri di addestramento, e definiscano i monaci nazionali- sti come destinati a «proteggere il paese, la religione e la razza», chiarisce come il rischio di un nuovo conflitto interno sia reale e le motivazioni del tutto prete- stuose, utili solo al nazionalismo e a chi se ne avvantaggia. Mostra inoltre la debolezza identitaria, e la scarsa conoscenza del mondo, frutto anche di un’informazione censurata e parziale. Il senso di unità nazionale, in- centivato da decenni di regimi oppressivi, la dominanza storica su altre fedi, la preoccupazione per un «contagio islamista», sia attraverso il potere dei petrodol- lari, sia attraverso una volontà dell’Islam di convertire i buddhi- sti, contribuisce a una reazione che non ha nelle istituzioni un freno, ma piuttosto un garante. Stefano Vecchia 1983, i musulmani locali hanno pagato un caro prezzo per la loro neutralità. Soprattutto ai guerri- glieri tamil. Oggi, con i Tamil to- talmente sottomessi al dominio dell’etnia singalese, i musulmani si ritrovano sotto il giogo dei vin- citori. Vittima, in parte dei sospetti che risalgono ai tempi della domina- zione britannica, in parte degli effetti del radicalismo musul- mano di molte aree del mondo, in parte - ancora - della recente opposizione alla macellazione secondo i dettami di purità mu- sulmana ( halal ) o di piccole riva- lità locali, oggi la comunità isla- mica, pacifica e laboriosa, certa- mente lontana delle suggestioni jihadiste , si trova sotto il tiro de- gli estremisti del Bodu Sena (la Brigata buddhista), che contro i seguaci di Maometto tiene co- di sicurezza e ribelli indipenden- tisti musulmani potrebbe incen- tivare - se intervenisse una spinta di carattere religioso-isti- tuzionale - l’ostilità generale verso i seguaci di Allah, il 4% della popolazione. TAMIL SOTTO TORCHIO In Sri Lanka nessun musulmano risulta finora vittima dell’ostilità dei conterranei buddhisti che co- munque fa sorgere preoccupa- zioni nella società, oltre a rea- zioni nel mondo islamico. Du- rante la devastante guerra civile che ha interessato il paese dal secolo a.C., quando re Dutugemunu infilò sulla punta di una lancia una reliquia del Buddha e guidò alla vittoria contro il rivale induista le sue truppe che includevano 500 monaci. Fu un massacro, ma le cronache ricordano come il sangue sparso sia an- dato a beneficio della fede oggi dominante. Simil- mente sovrani indiani, khmer, birmani, thai e indo- nesiani giustificarono le loro campagne belliche con la «necessità» di diffondere il buddhismo e innal- zare reliquiari in aree sempre più vaste. In sostanza, da lungo tempo l’intransi- genza dottrinale e il rigore morale sono stati sovente espropriati nel- l’ecumene buddhista da inte- ressi diversi. Oggi fede minori- taria, posta sulla difensiva per ragioni storiche e demografi- che, il buddhismo rischia de- rive integraliste contrarie non solo alle sue origini che stanno nel Buddha storico, ma anche ai suoi stessi prin- cipi tramandati. (S.V.) I l principio della nonviolenza è intrinseco alla pratica buddhista, come indicato nel Dhamma- pada , la raccolta di scritti che raccoglierebbe, secondo la tradizione, l’originaria dottrina del Buddha. Il primo sutra (aforisma) indica che «se un uomo parla o agisce secondo un pensiero malvagio, il dolore lo segue come la ruota segue lo zoccolo del bue che tira il carro». Dei cinque precetti morali obbligatori per il mo- naco, il primo è l’astenersi dall’uccidere esseri vi- venti. Strumento per raggiungere pace interiore ed equilibrio, anche la meditazione è indicata negli antichi testi come idonea a produrre uno stato di «consapevolezza amorevole» verso tutti. Storicamente, però, la reli- gione buddhista, che pure non si riferisce a un Dio onnipotente, a un popolo eletto e nemmeno ha un carattere prettamente proselitistico e universalistico, ha dimo- strato di essere militante quanto l’Islam e il Cristianesimo. Le cronache sri- lankesi ricordano come la dottrina del Buddha si sia affermata sull’isola nel II «BUDDHISMO E PACIFISMO» # Musulmani manifestano contro la chiusura della moschea di Dam- bulla, a 150 km a Nord di Colombo, Sri Lanka, decisa dal primo mini- stro dopo alcune proteste di mo- naci buddhisti. | Templi buddhisti a Bagan, Myanmar. | Giovane monaco buddhista ad Amarapur, Myanmar. Sotto : un primo piano del monaco Ashin Wirathu. © foxnews.com

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