Missioni Consolata - Luglio 2013

«O Dio di queste bellez- ze selvagge che susciti canti da gole riarse e accogli preghiere impastate di terra e sudore. Dio che ti fai dono invisibile sotto tettoie di lamiera ardente, che scendi e ti adagi là dove si annida la fame e morde e grida forte la sua esigenza impellente. Dio che ti fai insolito pane di anime senza attese, cibo di una fame diversa che non chiede latte o sangue ma sorsate d’amore, di speranza, di condivisione. Dio, lampada di una notte senza luna né stelle, notte di angosce e di dolori, di mute invocazioni. Busso forte alla tua porta o Dio, ti tempesto di richieste. Dio che mai spegni il sorriso sul volto di questi bambini, dona pioggia e ristoro, Ci siamo ritrovati dove e- ravamo sempre stati con lui, nella parrocchia Ma- ria Regina delle Missioni, per ricordarlo nella pre- ghiera, con i suoi confra- telli. Ben poco oggi ci unisce ancora, se non l’amore che abbiamo ricevuto da lui. Due amori anzi: la sua amicizia, umana, tenera e profonda, e l’Amore, con la «a» maiuscola, quello di Dio, che proprio lui ci ha fatto incontrare e spe- rimentare negli anni dei gruppi giovanili. Trenta anni fa, quando noi erava- mo i «suoi» ragazzi. Non si dava delle arie p. Gianni, non conosceva la dinamica di gruppo, allo- ra tanto di moda, la psico- logia, la sociologia… Lui semplicemente «c’e- ra». Era lì, sempre a no- stra disposizione, quando casualmente «passava- mo» vicino alla parroc- chia. Era lì, spesso a fare i lavori più semplici, rad- drizzava un cartello, spo- stava un vaso di fiori, metteva in fila le sedie… Era lì e ci accoglieva sor- ridendo. Con una battuta, una frase scherzosa. Sembrava svagato, ed in- vece era sempre tutto per noi, ci vedeva «dentro», come eravamo davvero oltre l’esteriorità. Di cia- scuno di noi ricordava tutto: vicende, aspirazio- ni, problemi, ma anche la data del compleanno, le ricorrenze che si sono via via aggiunte con il passa- re del tempo. Anche da lontano, negli anni in cui è stato in Brasile, nel giorno giusto, dall’altra parte del mondo, arrivava immancabilmente un suo biglietto, un sms, un sa- luto, un ricordo, una pre- ghiera. E non parole ge- neriche, ma personali, sentite, profonde… P. Gianni c’era, ma era u- gualmente pronto a «spa- rire», a tirarsi indietro, a farsi da parte tanto era u- mile e schivo. Un merito, un successo non se lo prendeva mai, ma lo attri- buiva agli altri, sempre pronto invece a chiedere scusa, a camminare in punta di piedi per non di- sturbare… Non so cosa abbia rap- presentato per le persone che ha incontrato nei molti anni di missione, posso immaginarlo a par- tire dalla nostra espe- rienza. Ma so che, quando ci parlava di loro, emer- geva un insieme di perso- ne vive, concrete, alle quali p. Gianni aveva volu- to bene nello stesso mo- do in cui aveva amato noi: singolarmente, ad uno ad uno come persone, cia- scuna importantissima ai suoi occhi e nel suo cuo- re. E sono convinta di una cosa: è stato proprio que- sto suo modo di volerci bene che ha fatto «speri- mentare» a tutti e a cia- scuno la profondità e la concretezza dell’Amore di Dio su di noi. Claudia Carpegna (giovani di Maria Regina delle Missioni, anni 70-80), 15/5/2013 P. Gianni Basso, nato a Quinto di Treviso nel 1949, ordinato sacerdote nel 1973, ha esercitato il suo ministero sacerdota- le dapprima in Italia e poi per molti anni in Brasile. Rientrato per ragioni di salute, è stato alcuni anni a Vittorio Veneto, ultima- mente aveva iniziato il suo servizio missionario a Olbia, in Sardegna. Là la morte lo ha colto al- l’improvviso il 17 aprile scorso come conseguen- za di un ictus. Sepolto al suo paese di origine, a Torino è stato ricordato con molto affetto dai «suoi ragazzi» nella par- rocchia Maria Regina del- le Missioni. AL DIO DELLE SAVANE Caro direttore, ti allego la mia poesia “Al Dio delle Savane” segna- lata al Concorso S. Sabi- no” di Torreglia (Padova) lo scorso 5 maggio: 6 MC LUGLIO 2013 redazione@rivistamissioniconsolata.it mcredazioneweb@gmail.com

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