Missioni Consolata - Luglio 2013

H o l’occasione di visitare la Bielorussia grazie a un invito, come segreta- rio della Pontificia unione missionara (Pum), a pre- dicare una giornata di ritiro spi- rituale ai seminaristi della dio- cesi di Grodno, insieme al mio collega don Bogdan Michalski, segretario nazionale delle Ponti- ficie Opere per la Propagazione della Fede e di San Pietro Apo- stolo in Polonia. Oltre a incontrare i seminaristi ci diamo due obiettivi: cercare nel paese un compagno di seminario di don Bogdan; cercare il villag- gio nel quale nacque e lavorò il mio confratello padre Witold Ma- lej. UNO SGUARDO SUL PAESE La Bielorussia ha una superficie di 207.600 kmq e una popola- zione di quasi 10 milioni di abi- tanti. Senza sbocco al mare, conta 11 mila laghi. Viene attra- versata da tre fiumi principali: Neman, Pripyat e Dnepr. La Bielorussia è relativamente piatta e ricca di paludi. Il più grande territorio paludoso è Pa- lesse. Il suo punto più alto è la Dzyarzhynskaya Hara (Colle di Dzyarzhynsk), con 346 m, men- tre il punto più basso sul fiume Neman a 90 m. La capitale è Minsk. La popolazione è cri- stiana: circa 80% ortodossa e 20% cattolica. Anche se le stati- stiche mostrano un paese cri- stiano, in realtà è considerevole il numero di persone atee. Scopriamo che molto raramente è parlato un idioma «puro» nel paese. Bielorusso e russo sono le lingue ufficiali, ma a scuola si insegna più il russo che il bielo- russo. Spesso queste lingue sono mescolate con il polacco, il lituano e l’ukraino a seconda della regione in cui ci si trova. La lingua liturgica più amata dai cattolici è il polacco. Nella catte- drale di Grodno, ad esempio, la domenica si celebrano otto messe: una in russo, una in bie- lorusso e sei in polacco. Ciò faci- lita il nostro incontro con i semi- naristi, anche se don Bogdan LUGLIO 2013 MC 51 BIELORUSSIA Testo e foto di LUCA BOVIO SULLE ORME DI PADRE WITOLD MALEJ, MISSIONARIO DELLA CONSOLATA NATO IN BIELORUSSIA EMOZIONI E SFIDE Nato in Bielorussia da famiglia polacca, pa- dre Witold Malej (1922- 2006) è l’unico missio- nario della Consolata di nazionalità polacca. Ordinato sacerdote nella diocesi di Varsa- via, vi lavorò per vari anni, poi chiese di en- trare nell’Istituto. Emessa la professione religiosa, visitò l’Africa e fu missionario per al- cuni anni in Brasile.Poi chiese e ai superiori e ottenne il permesso di ritornare in Bielorussia nel suo villaggio di ori- gine a Dzierkow- szczyzna, dove fu par- roco fino a quando le forze glielo permisero. Oggi riposa nel cimi- tero di Alpignano. # Il villaggio di Dzierkowszczyzna, luogo natale di padre Witold Malej.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=