Missioni Consolata - Luglio 2013

MC DECRESCO, QUINDI SONO dato in Francia per imparare a fare il formaggio. Nel 1999 abbiamo aperto il caseificio con solo 20 capre. Il lavoro si è fatto sempre più intenso e quando è ar- rivata Lara, prima come dipendente e poi come so- cia, mi sono permessa una sosta dal lavoro di me- dico per dedicarmi esclusivamente alla famiglia e al- l’attività». Oggi, 2013, qual è la realtà di borgata Podio e dell’a- zienda agricola Lo Puy? «Ad oggi la borgata è abi- tata dalla nostra famiglia e da quella di Lara con le sue due bambine. Dal 2011 sono tornata a lavorare come direttore sanitario in una struttura per an- ziani, tre giorni alla settimana. Non ho studiato me- dicina per caso, era la mia passione pur dissocian- domi dagli aspetti del marketing sanitario. Il mio la- voro contribuisce alle spese poiché la produzione del nostro formaggio è solo stagionale: da marzo a no- vembre. Gli altri quattro mesi sono senza introiti. Anche il nostro locale «Chabrochanto» contribuisce a rafforzare la nostra idea di rispetto a 360 gradi per la natura». Marta ci chiarisce che non ama il termine «agrituri- smo» in quanto ormai troppo inflazionato e, in troppe situazioni, poco veritiero: «Al caseificio ab- biamo abbinato l’attività della locanda di degusta- zione. Proponiamo solo ed esclusivamente i nostri prodotti: formaggi, carne e capretto, salumi di capra e maiali. Non avendo verdura a sufficienza, ci for- niamo dai produttori locali perché è insito nella no- stra filosofia servirsi a km zero. Non ci sono cartelli che rimandano alla Chaborchanto ma un ottimo passaparola di clienti fidelizzati ci permette di so- pravvivere. Il tutto è nell’onda della purezza e genui- nità». ABOLIRE IL SUPERFLUO Mentre deliziamo il palato con la marmellata di lam- poni e il pane fatto in casa da Marta, non possiamo non domandarci in che misura rientra la decrescita in questo microcosmo. «Ci ritroviamo nel pensiero della decrescita da prima che il termine venisse troppo abusato: ridurre il consumo e il superfluo è la nostra linea quotidiana. Tutto quello che riusciamo a guadagnare lo reinvestiamo nel nostro territorio, per la nostra famiglia e le generazioni future che vorranno venire a vivere qui. Trovo personalmente fallimentari le comunità che vivono nell’eremitaggio, appartandosi dal mondo. Le scelte troppo radicali non mi appartengono. Cambiare è un progetto gra- duale perché penso che, in un modo o nell’altro oc- corra fare patti con la società in cui si vive. Non ci sentiamo ad esempio di privare i nostri figli da even- tuali attività sportive o musicali ma cerchiamo di or- ganizzare la logistica in modo da non creare troppo impatto sull’ambiente». Sensibilizzare al decrescere. Vi sentite in parte ope- ratori di questa ideologia? «A questo riguardo il no- stro locale, la Chabrochanto, vuole essere un punto di incontro e confronto di idee ed esperienze tra per- sone. Dal 2010, infatti, promuoviamo i «Conviti di agricoltura»: libere condivisioni di idee sull'agricol- tura odierna, sull’alimentazione, sul mondo contadino e sulla decrescita in generale. Le tematiche attuali vengono poste come interrogativi su cui riflettere: si può fare a meno della connessione a Internet, dei cen- tri commerciali e della macchina? A questo scambio dialogico si associano piatti sfiziosi». BARATTO DEL TEMPO Non sono solo gli stili di vita e le proposte al pub- blico che indicano uno stile «decrescente». Marta ci racconta che spesso a Lo Puy si propone uno scam- bio del tempo. Vitto e alloggio assicurato, in cambio di un paio di ore nell’orto o di una consulenza profes- sionale in qualche ambito. Rete e collaborazione sono le parole d’ordine ma anche ambiente. Grazie alla collaborazione con una Onlus di Racconigi, l’a- zienda Lo Puy si è potuta permettere i pannelli foto- voltaici. Questo ha favorito, oltre alla tutela ambien- tale, un ottimo rapporto tra produttori e clienti. Il tutto fa parte di un quadro che fa rima con impegno e anche con sobrietà. Lasciando Borgata Podio l’impressione è che qui si respiri un’aria di crescita, non quella del consumo ma quella dell’uomo, al centro della sua vita in un paradigma «consapevole». LUGLIO 2013 MC 47 In queste pagine : immagini dell’azienda agricola Lo Puy, in borgata Podio, Val Maira (Cuneo). Ritratto di Marta, che con il marito Giorgio ha fondato la Chabrochanto. Sotto : logo del Movimento per la decrescita felice.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=