Missioni Consolata - Luglio 2013

MONGOLIA Testo e foto di GIORGIO MARENGO GRUPPO «FEDE E IMPEGNO» DELLA PARROCCHIA DI ARVAIHEER SEGNI DI RISURREZIONE Il tasso di disoccupa- zione è molto alto e il pericolo di cadere nel- l’alcolismo è sempre in agguato; così durante l’inverno del 2012 nella missione di Arvaiheer abbiamo formato con alcuni uomini il gruppo «fede e impegno», offrendo loro un’oppor- tunità di aggregazione basata sulla condivi- sione di vita, sul lavoro manuale e la realizza- zione di manufatti arti- gianali. Con tali impe- gni dimenticano l’alcol e riacquistano la pro- pria dignità. E nkhamgalan (Amgaa per gli amici) è un giovane medico dell’ospedale di Arvaiheer. Ci siamo cono- sciuti quando insegnavo inglese alla biblioteca comunale. Da al- lora siamo rimasti in contatto e nel tempo è nata una bella ami- cizia. Quando ne abbiamo biso- gno, viene a trovarci per consulti medici. Così è stato anche pochi giorni fa, mentre, fuori, il neonato gruppo di uomini stava lavo- rando a rimuovere lo spesso strato di neve accumulata sotto le finestre. Finita la visita, Am- gaa si è fermato nell’ufficetto parrocchiale e abbiamo scam- biato due parole. Gli ho raccon- tato del gruppo itgel zutgel («Fede e impegno») e ne è rima- sto colpito. Il lavoro fuori era ormai finito e gli uomini entravano per salu- tare; allora ho pensato di tratte- nerli ancora un poco per far fare loro conoscenza con Amgaa. In pochi minuti il piccolo ufficio si è riempito: Boldoo, Renchin, Ga- naa, Henchmedhev, Jigmedsu- ren e Chuka siedevano intorno alla scrivania, mentre introdu- cevo brevemente l’amico Amgaa. Era la prima volta che ci trova- vamo solo tra uomini, l’atmo- sfera era interessante. Dopo la mia breve presentazione di Amgaa (troppo povera di elogi), lui stesso ha preso la parola e subito la musica è cambiata: era iniziata una vera conversazione tra mongoli, fatta di frasi brevi, quasi sbiascicate, spesso inter- rotte da suoni rauchi e spezzati, come di chi aspira velocemente una consonante, bloccandola in gola. È il loro modo di annuire. Amgaa raccontava la nostra ami- cizia dal suo punto di vista e mi ha colpito quello che diceva: «Ho tanta stima di questa gente stra- niera che è qui con voi; pur non essendo mongoli, per il vostro cambiamento in meglio stanno facendo più loro che i nostri poli- LUGLIO 2013 MC 23

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