Missioni Consolata - Aprile 2013

CAMBIA IL SISTEMA TRADIZIONALE DI AUTORITÀ Nel tentativo di soccorrere la si- tuazione dei Warao, il governo, tramite i governatori locali, fa- vorì la creazione di vari incarichi con salario in ogni comunità: commissario, poliziotto, incari- cato del trasporto degli studenti, responsabile della centrale elet- trica del villaggio (un semplice gruppo elettrogeno). Inoltre, nelle scuole rurali e nei dispen- sari medici uomini e donne pote- rono lavorare come maestri, in- fermieri, cuochi, ecc… Nonostante i benefici economici portati da queste nuove fonti di entrate, tale cambiamento pro- dusse seri problemi nell’ambito della gerarchia e dell’autorità tradizionale. La direzione e il controllo della comunità era, da sempre, affidata al fondatore del villaggio, il più anziano, chia- mato « Aldamo », il quale eserci- tava il suo potere in quanto con- siderato un uomo saggio, capace di prendere decisioni corrette a favore di tutta la comunità. Ora, col nuovo sistema, il potere era affidato a un affiliato del par- tito politico che era al governo. Questa nuova situazione a livello di commissario politico e polizia, è risultata estremamente deli- cata e minaccia sempre più l’u- nione della famiglia tradizionale. La politica è sempre meno al servizio del popolo e del suo bene, ma approfitta dell’imma- gine indigena per i propri inte- ressi economici. Infine, con astuzia o per legit- sca, permise un sostanziale in- cremento sia nel numero dei vil- laggi come degli abitanti in cia- scuno di essi. LAVORO ITINERANTE SALARIATO Man mano che i Warao andavano incorporando elementi della cul- tura creola (strumenti di me- tallo, nailon per la pesca, fucili, tessuti, motori fuori bordo, ben- zina, ecc.) si creò per loro la ne- cessità di introdursi nell’econo- mia monetaria. Il primo passo si effettuò con la produzione di ar- ticoli artigianali che venivano venduti in Barrancas e Tucupita, le due città creole della terra- ferma più vicine, che davano pure la possibilità di acquistare prodotti commerciali. Attualmente i Warao, special- mente le donne, elaborano una buona quantità di oggetti di pic- colo artigianato (amache, ceste, borse in fibra di moriche , collane e braccialetti, ecc.) che vendono nei centri urbani. L’apparizione delle barche a motore fece au- mentare le spese, ma facilitò le attività commerciali, riducendo il tempo dei viaggi dal Basso Delta ai centri di Barrancas e Tucupita, da più giorni a sole 8-9 ore, ora anche meno. A partire dagli anni ‘80 alcuni membri di comunità warao ini- ziarono a lavorare come salariati alle dipendenze dei creoli, quando questi aprirono attività industriali nell’Alto e Basso Delta, come iniziative agrope- cuarie, pesca di acqua dolce e marina, segherie e anche una fabbrica di palmito . Tutte attività poi fallite, lasciando danni al- l’ambiente e impoverendo i Wa- rao, in generale mal pagati. Tuttavia la circolazione del de- naro cominciò a influire sulle re- lazioni tra le famiglie e gli stessi villaggi: prima di tutto è iniziato a rompersi quel sistema di unione e collaborazione reci- proca che fino ad allora aveva mantenuto unite affettivamente ed economicamente le famiglie estese di uno stesso villaggio. Le donne cominciarono a per- dere il loro potere amministra- tivo nelle famiglie, dato che il so- stentamento della famiglia di- pendeva ormai dagli uomini, i quali decidevano come spendere le entrate. Il denaro causò la nu- clearizzazione della famiglia estesa, crebbe sempre più la compra-vendita dei servizi ne- cessari alla vita quotidiana (cibo, trasporti, costruzione di abita- zioni, taglio e preparazione dei conuchi o aree coltivabili, ecc.). VENEZUELA # In senso orario da sopra: cristiani warao durante una catechesi nella missione di Tucupita. Chiesa della missione di Tucupita, affidata ai missionari della Conso- lata. Donna warao con figlio seduta sull'amaca. Ballo tradizionale eseguito da un gruppo di donne warao. Artigianato tipico.

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