Missioni Consolata - Dicembre 2012

Fin dagli incontri preliminari lo- cali di fine settembre, come quello convocato dal Comitato cittadino per la cooperazione de- centrata di Roma a cui MCO ha partecipato, sono emerse forti divisioni all’interno della società civile, ad esempio sulla riforma della legge 49/87 che disciplina la cooperazione allo sviluppo: le Ong appaiono divise fra chi pensa che una riforma, per quanto non perfetta, sia meglio di nessuna riforma e altri che invece riten- gono opportuno non accettare compromessi su temi come l’in- troduzione nella legge di un dica- stero per la cooperazione. C’è poi chi trova ormai fuori luogo parlare di cooperazione allo sviluppo e ragiona in termini Questo lavoro preparatorio ha impegnato professionisti prove- nienti da Ministeri, Ong, enti lo- cali, sindacati, associazioni di ca- tegoria e confederazioni, aziende, università e organizza- zioni internazionali, ma tutta la società civile era di fatto invitata a inviare contributi e idee. Le conclusioni dei gruppi sono state raccolte in documenti che, nel loro complesso, restituiscono una fotografia abbastanza com- pleta dello stato dell’arte della cooperazione e, durante il forum, sono stati ripresi nel corso delle sessioni tematiche di discus- sione e approfondimento. A fine forum, il ministro Riccardi ha proposto di fissare un appun- tamento di verifica fra due anni - qualunque governo sia in carica - in modo da dare continuità allo sforzo che si è concretizzato con l’evento di Milano e valutare quanto il rilancio della coopera- zione di cui il forum dovrebbe es- sere una prima tappa si sia effet- tivamente realizzato nei fatti. Il forum cooperazione: l’analisi Grandi assenti, presenti inoppor- tuni, poche novità e qualche au- tocelebrazione: al di là della nar- razione pubblica di un forum che comunque rimane una boccata d’aria rispetto all’asfissia in cui la cooperazione si sta dibattendo, molte sono state le critiche e le polemiche che hanno accompa- gnato la preparazione e lo svolgi- mento dell’evento. di «reciprocità solidale», in un mondo in cui la divisione fra nord e sud, ricchi e poveri, non è più così scontata e netta, se è vero che Paesi un tempo beneficiari degli aiuti sono oggi potenze economiche in ascesa, mentre i Paesi tradizionalmente donatori, come il nostro, stanno vivendo una fase di declino. Il sud del mondo, insomma, è dentro al nord e l’attuale crisi dovrebbe essere utilizzata non per rilan- ciare una cooperazione inade- guata ai tempi già prima dei tagli ai fondi, ma per rimettere in di- scussione un’intera idea di mondo e di umanità. Altre polemiche hanno riguar- dato gli sponsor del forum, fra i quali figuravano Eni e Microsoft, viste dal mondo no-profit come imprese che subordinano al loro profitto la difesa dei diritti e del benessere delle popolazioni dei Paesi nei quali operano e che nel migliore dei casi usano la solida- rietà internazionale come stru- Cooperando… 74 MC DICEMBRE 2012 # In alto: il ministro plenipotenziario e direttore generale della coopera- zione allo sviluppo Elisabetta Belloni. # A destra: Rossella Urru, la coope- rante italiana rapita in Algeria nel- l’ottobre 2011 e rilasciata dopo nove mesi, parla al forum per la Cooperazione internazionale. # A sinistra: ingresso del Piccolo Teatro Strehler dove si sono tenute le plenarie del forum.

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