Missioni Consolata - Dicembre 2012

nianze di fede nei tre momenti della storia della salvezza: la fede esemplare dei patriarchi dell’Anti- co Testamento; Gesù Cristo autore e perfezionatore della fede, e gli esempi di fede che hanno segnato i 2 mila anni di storia della Chiesa. Animata da queste testimonianze, l’assemblea liturgica ha professa- to il Credo, l’atto di fede per eccel- lenza. Per aiutare i fedeli a com- prenderne il contenuto e vivere in modo partecipato l’Anno della Fe- de, il Segretariato Diocesano di Pastorale ha preparato un piccolo vademecum formato da 100 do- mande con relative risposte de- sunte dal Catechismo della Chiesa Cattolica. Anche se la fede e la te- stimonianza cristiana non sono questione di memoria, questo pic- colo catechismo aiuterà a conser- varle e soprattutto a viverle. P. Diamantino Guapo HAWAII SANTA MARIANNA COPE T ra i beati canonizzati da Bene- detto XVI il 21 ottobre scorso, Giornata Missionaria Mondiale, spiccava la figura della religiosa suor Marianne Cope. Nata il 23 gennaio 1838 a Heppenheim, in Germania, la sua famiglia emigrò presto in America stabilendosi nel- la città di Utica (New York). Il 19 novembre 1862, a 24 anni, entrò nella Congregazione delle Sorelle del Terz’Ordine di San Francesco di Syracuse. Eletta madre genera- le nel 1877, e confermata nel 1881, durante il suo mandato ricevette la richiesta di inviare delle suore per assistere i lebbrosi nell’isola di Molokai, nelle isole Hawaii. Padre Damiano de Veuster (1840-1889), beatificato da Giovanni Paolo II il 4 giugno 1995 e canonizzato da Be- nedetto XVI l’11 ottobre 2009, aveva infatti scelto di vivere tra i lebbrosi di Molokai, ma la situazione era così grave che sentì la necessità di chiedere la presenza di alcune re- ligiose per rispondere alle tante necessità. Madre Marianna rispo- se immediatamente all’appello e accompagnò personalmente sei suore della sua congregazione. Per incoraggiarle a portare avanti questa difficile missione, in man- canza di cibo, medicine e di ogni ti- po di assistenza, Madre Marianna decise di restare nell’isola, dove tra difficoltà di ogni genere servì i lebbrosi fino alla morte, il 9 agosto 1918. (Fides) MOZAMBICO ANNO DELLA FEDE N ella diocesi di Inhambane, l’Anno della Fede è iniziato uf- ficialmente domenica 14 ottobre con la presentazione della lettera pastorale «La fede che professia- mo», scritta dal vescovo diocesa- no dom Adriano Langa. L’apertura è avvenuta durante l’eucaristia do- menicale seguendo uno schema di celebrazione preparato dal Segre- tariato Diocesano di Pastorale. In essa si evidenziavano le testimo- I l 29 settembre, presso il Sermig di Torino, si è svolta la prima «Giornata di fraternità e amicizia tra i credenti im- migrati» in città. Organizzato da p. Sandro Faedi Imc, re- sponsabile della pastorale nell’Ufficio Diocesano per gli Im- migrati, l’incontro ha visto la partecipazione di circa 500 per- sone appartenenti alle chiese copta, ortodossa, evangelica, alle numerose comunità cattoliche di lingue differenti e alla comunitàmusulmana. L’iniziativa è nata dal suggerimento di alcuni non cattolici, che l’ufficio di pastorale ha fatto proprio e ha portato avanti con una serie di visite alle varie comunità: la preghiera del venerdì nellamoschea egiziana, il pranzo con gli iman, la merenda con i copti egiziani, la preghiera con gli ortodossi russi, il tè nella moschea marocchina, ecc. È nata così un’amicizia tra pastori che si è cercato di trasmettere ai fedeli di ogni comunità. Lo slogan dell’incontro recitava: «Uniti nelle diversità dall’amore di Dio» e aveva come obiet- tivo di creare uno spazio di fraternità tra immigrati prove- nienti da continenti, culture e religioni diverse. Vi hanno par- tecipato 18 comunità ognuna con uno stand con prodotti e cibi tipici della propria cultura. L’incontro si è aperto con il saluto di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig e di mons. Cesare Nosiglia arcivescovo di Torino. C’è poi stato un momento di preghiera con la lettura in 12 lingue del salmo 102, quindi il canto e la lettura di alcuni testi del Corano. Di seguito ogni gruppo si è esibito con musiche e danze tradizionali. La gior- nata si è conclusa con una gran pastasciutta per tutti. IMC ITALIA: GIORNATA DI FRATERNITÀ TRA IMMIGRATI DICEMBRE 2012 MC 7 La Chiesa nel mondo # Torino: rappresentanti delle varie religioni offrono il loro saluto al pubblico presente.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=