Missioni Consolata - Dicembre 2012

di fenomeni di resistenza che si allontanano dalla non-violenza, confermando l’immagine di una società tibetana maggiormente eterogenea rispetto a quanto venga comunemente ritenuto. La complessità interna alla società tibetana è alimentata dalla di- stanza tra i tibetani nati e cre- sciuti in esilio e quelli residenti in Tibet, che costituiscono a tutti gli effetti due comunità non esenti da tensioni reciproche, nonché profondamente distanti in termini di problematiche politiche, sociali ed economiche. La grande sfida delle nuove auto- rità politiche tibetane è racchiusa proprio nella questione della le- gittimità, sia di fronte alla comu- nità tibetana sia di fronte al go- verno cinese. Se l’autorità spiri- tuale del XIV Dalai Lama garan- tiva anche un’unità politica tra tutti i tibetani, il governo esule dovrà essere in grado di rappre- sentare gli interessi anche dei ti- betani residenti in Cina, intera- gendo sempre più con il governo cinese e cercando di ottenere un riconoscimento ufficiale assente dall’inizio dell’esilio. A tal propo- sito, i negoziati tra i due governi avranno una funzione centrale al fine di superare nodi insoluti da decenni. Il modello di autonomia elaborato dalla comunità esule si scontra infatti con le posizioni uf- ficiali cinesi, contrarie alla crea- zione di un’area (smilitarizzata) maggiormente autonoma e di di- mensioni superiori rispetto all’o- dierna regione autonoma tibe- tana 2 . Mauro Crocenzi (*) TIBET 26 MC DICEMBRE 2012 N OTE 1 - La fonte principale dei dati utilizzati in questo reportage è costituita dal blog e dal lavoro di ricerca e rac- colta compiuto dall’attivista e poe- tessa tibetana Tsering Woeser: http://woeser.middle-way.net 2 - Sul Tibet si veda anche: Flaviano Bianchini, «Lhasa, nella morsa di Pe- chino», Missioni Consolata , febbraio 2010. (*) Mauro Crocenzi è specializzato in storia contemporanea del Tibet. Dal 2006 al 2011 vive tra Roma e Pechino, compiendo un percorso di ricerca sulla rappresentazione dell’identità tibetana in Cina. Dal 2009 col- labora con «China files», nelle vesti di re- dattore di articoli e traduttore. Dal 2011 è tra i curatori della rubrica «Caratteri ci- nesi». È coautore del libro Brand Tibet: la causa tibetana e il suo marketing in Occi- dente (Derive approdi, 2010). # In alto : manifestazioni e proteste contro la repressione cinese in Tibet. In alto, a destra : il Dalai Lama con Lobsang Sangay, nuovo primo ministro del governo tibetano in esilio. A lato : un piccolo monastero sull’altopiano tibetano. © Flaviano Bianchini

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