Missioni Consolata - Dicembre 2012

INSIEME SI PUÒ Presentatosi come pellegrino di pace e uomo del dialogo, Bene- detto XVI è stato accolto con grande rispetto e sincera consi- derazione anche dai musulmani, molti dei quali sono stati pre- senti nei vari momenti del suo viaggio nel Paese dei cedri. Nell’incontro privato con i quat- tro leader dei maggiori gruppi islamici (sunniti, sciiti, alawiti, drusi) il Papa ha lodato il mo- dello libanese di dialogo e colla- borazione tra cristianesimo e islam, augurando che tale convi- venza sia contagiosa in tutta la regione. «Il mondo di oggi ha bi- sogno di segni chiari e forti di dialogo e di collaborazione - ha detto il Papa - e di ciò il Libano è stato e deve continuare a essere un esempio per i Paesi arabi e per il resto del mondo». A loro volta, i capi islamici hanno detto DICEMBRE 2012 MC 13 MC ARTICOLI © Afp/Bilal Hussein # A sinistra: visione aerea di Beirut e del City Center Waterfront, dove è stata celebrata l’eucaristia domenica 16 ottobre 2012. # Pagina accanto: entusiasmo di alcuni partecipanti alla messa. dei gruppi cristiani e chiede alle gerarchie cattoliche di sviluppare una pastorale dell’emigrazione, per assistere spiritualmente quanti hanno lasciato il territorio tradi- zionale del rispettivo patriarcato. S ECONDA PARTE . Dopo l’esortazione alla « koinonia eccle- siale» (37-30) il Papa si rivolge a tutti i componenti della Chiesa cattolica orientale. Patriarchi e vescovi (39-46) sono chiamati a rafforzare tra loro comunione e solidarietà «in una sana gestione di personale e beni ecclesiastici»; presbiteri, diaconi e semi- naristi (45-50) sono esortati a «irradiare santità» con il loro ministero, siano essi celibatari o presbiteri sposati, secondo l’antica tradizione orientale; i consacrati (51-54) sono invitati a «lasciarsi sedurre dalla Parola di Dio» per meglio indicare agli altri «la via e il senso profondo dell’e- sistenza umana». A loro volta i laici (55-57) sono invitati a testimoniare la loro fede con una condotta esemplare in famiglia e nella società; le famiglie cristiane sono esor- tate a rinnovarsi «con la Parola di Dio e i sacramenti, per essere ancor più la Chiesa domestica». Ampio spazio è dedicato alle donne, perché siano «più coinvolte nella vita pubblica ed ecclesiale» e siano trattate alla pari degli uomini «nelle vertenze giuridiche e in questioni di ordine matrimoniale». Ai giovani e bambini (62-65) il Papa dice direttamente: «Non abbiate paura o vergogna di testimoniare l’amicizia con Gesù nella sfera familiare e pubblica. Fatelo tuttavia rispettando gli altri credenti, ebrei e musulmani». T ERZA PARTE . Ribadita la vocazione originaria della Chiesa, cioè la sua missione mediante la testimonianza (66-67), di cui la parola di Dio è «anima e fonte di comu- nione e testimonianza», il Papa invita a promuoveremag- giore catechesi e formazione cristiana, mediante la pa- storale biblica e la diffusione della Bibbia nelle famiglie, favorendone lettura e meditazione, sfruttando i moderni mezzi di comunicazione, organizzando settimane bibli- che (68-74). «Liturgia e vita sacramentale» (75-81) sono fattori essen- ziali di comunione e unità spirituale, ma bisognerebbe rinnovare celebrazioni e testi liturgici, possibilmente «in collaborazione con le Chiese... co-depositarie delle stesse tradizioni». Per il Battesimo, l’esortazione auspica «un accordo ecumenico sul suo mutuo riconoscimento». Anche i pellegrinaggi (82-84) vanno rivalutati in quanto «possono essere un’autentica sequela Christi nei luoghi santi». Infine, il Papa invita tutti i fedeli a rinnovare lo spirito missionario e di carità (85-94), mettendo in atto una nuova evangelizzazione, formando e inviando «uo- mini e donne fieri della loro fede», continuando il lavoro nel campo educativo, sociale e caritativo. C ONCLUSIONE (95-100). Oltre a chiedere ai responsabili po- litici e religiosi di eliminare le cause di sofferenza di tutti coloro che vivono in Medio Oriente, Benedetto XVI esorta i cattolici a testimoniare Cristo, uniti e con corag- gio. Si tratta di una testimonianza non facile, ma esal- tante.

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