Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2012

AG STO MBRE 2 MC 6 presenza, tra le autorità, di esponenti politici discussi. A questo proposito è il caso di ri- cordare che, davanti a Dio, nes- suno sarebbe degno di stare. Per sua natura, la messa è aperta a chiunque, visto che la coscienza di ciascuno è insondabile e la re- lazione con Dio è personale. Quanto alla massa dei fedeli, verrà poi riconosciuto da tutti gli osservatori che il suo comporta- mento è stato esemplare. Ad av- valorare ulteriormente questa considerazione è il dato della raccolta rifiuti, reso noto dalla società addetta al servizio: ne saranno raccolti meno di quelli che, in genere, vengono abban- donati sui prati del Parco Nord in una domenica qualsiasi. Ottima notizia visto che, in altre prece- denti analoghe circostanze, i luoghi non erano stati lasciati propriamente intatti. IL GIOCO DEI NUMERI Nel corso del deflusso dall’area della messa, molto bello è fer- marmi all’imbocco di un ponte per vedere il passaggio delle persone. Scambiare con i pas- santi qualche parola ispirata da loro cartelli, bandiere, canti ed altre curiose iniziative… ed an- coloratissimi, e poi le innumere- voli bandiere. L’arrivo del Papa è il corona- mento di questa intensa gior- nata. Le sue risposte a braccio alle domande ne rivelano l’uma- nità e la dolcezza che solo chi è in malafede e rifiuta di ascoltarlo davvero può non riconoscere. Particolare effetto sulla folla ha fatto la confessione del Pontefice del suo pensare alla vita eterna come a una sorta di «ritorno a casa», alla casa e ai ricordi della vita felice che il bambino Joseph conduceva con la sua famiglia fra musica e natura, nonostante quelli della sua infanzia non fos- sero stati tempi facili. Bello è anche lo spettacolo arti- stico con esibizioni di musicisti di alto livello. Nonostante la collocazione non ottimale del palco, la partecipa- zione alla messa è uno degli aspetti che più colpiscono i pre- senti. «Anche nei settori più lon- tani dall’altare, sui prati di Bresso, c’erano più attenzione e rispetto che la domenica in chiesa», è stato osservato. Me- glio di così Family 2012 non si potrebbe concludere: la messa deve essere una vera e propria festa, e quando lo è non si resta indifferenti. Qualcuno ha avuto da ridire sulla * Geologo, musicista, giornalista, Giovanni Guzzi è un ambientalista convinto. È anche ideatore e curatore di iniziative riguardanti pace e religioni. Fra queste citiamo «Dialoghi di Pace». Sempre in ambito religioso ha co-fondato il periodico parrocchiale «La Scossa» e oggi «Senza Confini» (www.sanpioxcinisello.it ). Info: giovanni.guzzi@rudyz.net. * Fabio Barbalini, autore delle foto, ha anche un canale video su YouTube. MC ARTICOLI che provare a contarli allo stesso modo di come si valuta la por- tata di un fiume. Il risultato di questa misura diretta suscita in me qualche dubbio sui numeri che vengono diffusi. Nelle manifestazioni di massa il dato delle presenze è sempre una questione controversa fra questura e organizzatori. Nel no- stro caso viene pubblicato solo quello ufficiale: si parla di un mi- lione di presenti alla messa. A mio avviso un numero sovrasti- mato, visto che un calcolo per eccesso dell’area destinata ai fe- deli dimostra che ne può conte- nere non molti di più della metà. Si tratta sempre di tanta gente ed è un poco «infantile» il bisogno di proclamare numeri altisonanti per dare rilievo e credibilità a un evento la cui importanza e valore non dipendono certo da questa contabilità. Giovanni Guzzi*

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