Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2012

povero del nostro, e perché la cultura della cooperazione si nu- tra di amicizia e non di elemo- sina». Appena dopo aver dato il via ai lavori dichiara con un certo orgoglio: «Siamo certi di poter terminare la costruzione e met- tere in opera il nuovo museo in circa un anno». Un’impresa cer- tamente ambiziosa che non piega affatto la ferma volontà dei Missionari, anche dinnanzi alla tangibile povertà e carenza di ri- sorse locali. Il progetto ha infatti una valenza decisamente cultu- rale; pertanto non si prevede al- cun rapporto fra i proventi che potranno pervenire dai biglietti di ingresso, che vista la miseria della società locale, potrebbero anche non esistere, e i costi di messa in opera e di manteni- mento». Questi ultimi, invece, pesano e non poco sulla realizza- zione finale del Museo degli Ako- tara. «La spesa iniziale del pro- getto – aggiunge il direttore re- gionale del Centro Missioni estere dei Cappuccini liguri - si zione del materiale esposto, sono stati suddivisi e classificati in base alle simbologie degli og- getti stessi. Dalla musica alla vita quotidiana, alle maschere e scul- ture; agli idoli; dalla caccia e pe- sca ai temi storici della guerra e schiavitù. Si tratterà quindi di ul- timare all’interno la nuova strut- tura, arredarla e allestirla, tra- sferendo per fine anno i reperti che si trovano ancora alla Yolée. Padre Canozzi, coordinatore del progetto, ci accoglie insieme ad alcuni volontari della missione. Ci ricorda senza esitazione il si- gnificato di questo nuovo pro- getto pastorale ed educativo. Il Museo Akotara è una testimo- nianza del valore universale che ha la cultura. «È infatti nato nel mondo africano ma fortemente voluto ed apprezzato da tutti i missionari e gli studiosi che lo hanno visitato. Condividerlo è importante - aggiunge Canozzi - per crescere nel rispetto delle popolazioni che attualmente hanno un sistema economico più stima attorno ai 97mila euro. Sa- ranno necessari anche interventi di finanziamento di enti pubblici italiani e di soggetti privati, an- che stranieri. Ma riteniamo che poi il museo possa vivere con una cifra contenuta, valutata intorno ai 1.800 euro l’anno». Tale costo sarà di fatto garantito dalla Dio- cesi di Bouar che, nella persona del Vicario Generale della Dio- cesi stessa, Abbé Mirek Gucwa, sarà promotore e prosecutore del programma. COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE Lo sviluppo del nuovo Museo de- gli Akotara arricchirà e aggior- nerà anche le mostre sul territo- rio ligure e nelle numerose sedi italiane legate al circuito missio- nario e non, grazie soprattutto all’abbondante materiale archi- viato anche nei magazzini geno- vesi dai frati e esposto in ante- prima al «Museo dei beni cultu- rali cappuccini» del capoluogo ligure, lo scorso anno, nella mo- stra Hic sunt Leones . È stata una rassegna patrocinata anche da- gli Enti locali liguri e che ha già riscosso il grande plauso dei media e del mondo della cultura etnografica locale e nazionale. Un’opera di sensibilizzazione e di divulgazione per dare giusto credito alla straordinaria capa- cità creativa ed espressiva degli artisti del paese. Più recentemente anche la co- munità scientifica internazionale ha volutamente valorizzato l’e- norme patrimonio artistico della Repubblica Centrafricana. In- fatti, un premio d’eccellenza è stato conferito il 22 febbraio scorso a Bangui proprio a tre giovani scultori locali da parte dell’Unesco. Gli artisti premiati – Mickael Bissanou, Davy-Armel Bitsiboulou e Rodrigue Bonaven- ture Ngaidane – lavorano il le- gno, soprattutto l’ebano e l’aca- cia, e fanno parte di un’associa- zione di giovani artisti, Bea- frik’art . Il programma «Ricono- scimento di eccellenza per l’arti- gianato» dell’Unesco mira a sta- bilire standard per i prodotti arti- gianali per elevarli a oggetti di valore e di pregio per eventuali acquirenti, stimolando altresì creatività e innovazione. Massimo Ruggero AGOSTO-SETTEMBRE 2012 MC 27 MC ARTICOLI

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