Missioni Consolata - Maggio 2012

ranza di matrice sciita, rinnegata come eretica dalla maggioranza sunnita. FUTURO DI PAURA Da oltre un anno i cristiani si sen- tono in pericolo, da quando cioè sono scoppiate le proteste anti- governative, poi degenerate in atroci violenze. Con una girandola di disinformazione mediatica, go- verno e oppositori si rimpallano le responsabilità della mattanza, che sarebbe già costata più di 9 mila vittime, con centinaia di bambini. Al di là di tutte le infor- mazioni e disinformazioni che provengono dalla Siria, la situa- zione è molto complessa. Da una parte c’è il regime autoritario, poliziesco, oppressivo di Bashar al Assad, che dal 2000 ha eredi- tato potere e metodi dal padre Hafez: nessuno in Siria scorda la feroce repressione della rivolta guidata dai Fratelli musulmani, nel 1982 ad Hama, costata circa 20 mila morti. mente, purché non disturbino l’ordine pubblico; le solennità cristiane come Natale e Pasqua sono giorni festivi per tutto il paese; croci, insegne religiose, edicole mariane... sono aperta- mente esposte nei quartieri cri- stiani. Non esiste alcuno osta- colo all’edificazione di nuove chiese e strutture religiose; anzi, talvolta è il governo a facilitarne la costruzione, particolarmente nelle aree suburbane di Aleppo, Damasco, Homs, offrendo il ter- reno e accelerando i permessi. Senza dimenticare che, al pari di moschee e strutture islamiche, chiese e edifici cristiani sono esenti da tasse e godono della fornitura gratuita di elettricità e acqua. Un decreto presidenziale del 2006 garantisce ai cattolici la possibilità di regolare questioni di diritto familiare ed ereditario secondo norme e criteri diffe- renti da quelli derivanti dalla legge coranica. Tutto ciò ha ga- rantito e stabilizzato la presenza cristiana nel paese e scoraggiato l’emigrazione. Sulla libertà di coscienza, però, pesano le regole dettate dalla tradizione musulmana. Nessuna legge proibisce il proselitismo cristiano, ma il governo lo sco- raggia, fino a perseguitare i mis- sionari cristiani; la conversione al cristianesimo è ritenuto un reato dall’ establishment reli- gioso e sociale; come in tutte le società islamiche, una donna musulmana non può sposare un cristiano; se una cristiana sposa un musulmano i suoi figli sono automaticamente considerati musulmani. Per tenere insieme questo mo- saico di gruppi etnici e religiosi la società siriana ha saputo svi- luppare una mirabile ma fragi- lissima armonia sociale e inter- religiosa, basata sul nazionali- smo arabo di matrice laica, ma anche imposta, da oltre 40 anni, con l’uso della repressione poli- ziesca. Da quando, cioè, governo ed esercito, con il colpo di stato che nel 1970 portò al potere Ha- fez al Assad, sono passati nelle mani degli alawiti, una mino- SIRIA 12 MC MAGGIO 2012 # Damasco 11-1-2012: il presidente Bashar al Assad saluta i suoi so- stenitori. # Manifestazioni di protesta contro il presidente siriano Bashar al Assad ad Hama ( sopra ) e per le vie di Id- lib ( a destra ). © Syrian Documents-2012 © CC by-2012 © Reuters-2012

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