Missioni Consolata - Aprile 2012

G li Stati Uniti sono la na- zione che meglio è riu- scita nel corso della sto- ria ad incarnare una profonda religiosità civile e a farla convivere con le più diverse forme di religiosità «spirituale». Fino all'articolo (1967) di Ro- berth Bellah, Civil Religion in America , che ha coniato il ter- mine «religione civile», gli studi precedenti avevano cercato di di- mostrare come lo stato-nazione e la sua idea nazionalistica seco- larizzante fossero ritenuti i suc- cessori del sentimento comuni- tario religioso. L'articolo di Bel- lah però, scritto soprattutto per giustificare l'intervento ameri- cano in Vietnam, ha dimostrato come proprio il nazionalismo possa assumere vesti religiose e come ci sia perfettamente riu- scito negli Stati Uniti. Il melting pot degli americani, venuti da tante terre diverse, funziona, se- condo il sociologo, perché tutti - pur mantenendo nella maggior parte dei casi la loro religione d’origine – adottano una «reli- gione civile» che ha i suoi sim- boli e i suoi riti: la bandiera, l’inno, le feste, le parate, il culto della presidenza. Tutti siamo abituati, ad esempio, ad udire benedizioni come il famosissimo God bless America alla fine dei discorsi dei presidenti. Il merito STATI UNITI DI VIVIANA PREMAZZI FOTO DI ROBERTO GALBIATI LA «RELIGIONE CIVILE» STATUNITENSE GOD BLESS AMERICA! Gli Stati Uniti, melting pot sociale, hanno avuto bisogno di un collante. È così nato il «culto alla nazione», con i suoi riti, profeti, luoghi e scritture sa- cre. E gli Usa di oggi celebrano e proteg- gono queste tradizioni. APRILE 2012 MC 59 # L a Neilson Farm, uno dei punti caldi del campo di battaglia di Saratoga (1777), all’interno del Saratoga National Historical Park (stato di New York).

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