Missioni Consolata - Ottobre 2010

ruolo è evidente ad ogni angolo delle strade. Passeggiando per le polverose vie della capitale, infatti, non è possi- bile non notare la moltitudine di venditori ambulanti di prodotti in plastica, di boutique piene di elet- trodomestici a buon mercato, di telefonini a prezzi stracciati, di mo- torini con marche introvabili in Eu- ropa, il tutto proveniente dalla Cina. PORTO PER L’AFRICA DELL’OVEST Queste merci arrivano in Benin via mare, dal Porto Autonomo di Coto- nou, porto che, in seguito alla guerra civile in Costa d’Avorio, e della costante instabilità politica del gigante nigeriano, è diventato il punto di riferimento di tutte le im- portazioni destinate a molti stati dell’Africa Occidentale. A Cotonou attraccano un gran nu- mero di cargo contenenti le cian- frusaglie che si riversano quotidia- namente nelle strade della capi- tale e che vanno ad alimentare il mercato Dantokpa, il più grande mercato aperto dell’Africa Occi- dentale. A Dantokpa si scambiano giornal- mente merci per un valore di 1,5 milioni di euro. È un mercato inter- nazionale in cui operano commer- zione fisica nell’impianto sportivo più importante del paese, lo «Stadio dell’amicizia», appunto, costruito dal governo cinese in piena epoca rivoluzionaria. Una pagoda all’entrata dell’im- pianto, ricorda ai numerosi sup- porters degli «Scoiattoli» (sele- zione di calcio nazionale) il le- game indissolubile tra i due stati. La cooperazione, cominciata ne- gli anni Settanta, non ha avuto flessioni neanche con l’arrivo della democrazia in Benin e con le politiche di aggiustamento strutturale dei primi anni No- vanta. Pur essendo cambiato di colore il governo, l’amicizia ha proseguito in maniera fluida e le relazioni commerciali sono aumentate vertiginosamente, tanto che la Cina rappresenta in questo mo- mento uno dei partner principali del governo beninese. E questo cianti provenienti da tutti i paesi limitrofi: Togo, Nigeria, Mali, Burkina Faso, Niger, ma anche Costa d'Avorio e Ghana. A Dan- tokpa si compra e si vende di tutto. Dai prodotti dell'agricol- tura a quelli usati importati dal- l'Europa e dalla Cina appunto. Gran parte delle merci arrivate al porto vengono convogliate e scambiate qui. E tra queste non ci sono solo merci riconoscibil- mente cinesi. La parte del tessile occupa un grande settore del mercato. Si possono trovare tessuti di ogni genere, dalla seta, al lino, dal co- tone al sintetico, di ogni forma e colore. La gran parte delle stoffe commercializzate sono pagne : pezzi di cotone dai motivi sgar- gianti ed i colori vivaci, tipica- mente africani, la cui varietà è comunemente conosciuta con il nome di wax . Il commercio del wax è stato in- trodotto in Africa Occidentale dalle compagnie olandesi alla fine del diciannovesimo secolo e, da allora, il « wax olandese» ha mantenuto una fama costante, ed è ancora il più apprezzato dalla clientela. L’Inghilterra ha lanciato la propria produzione di wax quasi contemporaneamente OTTOBRE 2010 MC 83 MC ARTICOLI

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