Missioni Consolata - Settembre 2009

di chilometri a sud di Quito, sul ver- sante occidentale della cordigliera delle Ande, dove le particolari condi- zioni climatiche favoriscono una biodiversità altissima, un prezioso e- cosistema minacciato dalla defore- stazione per sfruttare il legname e fare spazio a prati, pascoli e strade. Il territorio comperato è stato affidato alla famiglia Taipa: Cesare e i figli Ita- lo, Elicio e Arturo continuano ancora oggi a occuparsi della conservazio- ne della fauna e flora, sviluppando attività guidate per i visitatori. Da anni fratel Giovanni continua a girare il mondo per illustrare il suo progetto e raccogliere fondi, invitan- do gli studiosi a visitarlo per cono- scere e studiare le meraviglie del « bosque nublado », selva nuvolosa, così chiamata per distinguerla dalle foreste pluviali dei bacini dei fiumi equatoriali.Con i fondi arrivati da va- rie parti, pezzo per pezzo è stata comperata la foresta integrale di O- tonga, che si estende per circa 1.500 ettari, da circa 800 fino a 2.300 metri di altitudine. Essa è proprietà dell’U- niversità cattolica di Quito; con l’arri- vo di altri fondi si spera di raggiun- gere i 3 mila ettari. Raggiungere la riserva non è cosa semplice, soprattutto se la stagione delle piogge è iniziata.Di fatto vi ar- riviamo che è già notte, a causa delle frequenti interruzioni stradali causa- te dagli smottamenti. Saliamo nel buio, lungo il sentiero che attraversa un lembo di foresta e raggiungiamo la casa del guardiano del centro di Otongachi.Durante la notte la piog- gia aumenta di intensità e porta via un ponticello che ci aveva permesso di arrivare, superando un ruscello. Un grosso albero è crollato e la piog- gia continua a cadere, più leggera. A Otongachi è in funzione un Cen- tro di educazione ambientale, che o- spita unmuseo interattivo sulla bio- diversità, con strutture per attività didattiche a disposizione di studenti MISSIONI CONSOLATA ferve l’attività di estrazione del pe- trolio. Le strade sono asfaltate e so- no costeggiate da frequenti edifici bassi e senza finestre, case da gioco e prostituzione per gli autisti.Non ri- cordo di aver visto cose del genere 16 anni fa: allora le strade erano ster- rate e si viaggiava salendo sulla le- chera , il camion che trasportava i bi- doni di latte e le mucche; o sugli au- tomezzi carichi di forme di panela , lo zucchero fatto col succo di canna. Otonga è frutto di un sogno del fratellomarianista Giovanni Onore, nato a Costigliole d’Asti nel 1941, laureato in agraria presso l’Univer- sità di Torino, da più di una ventina di anni missionario in Ecuador, at- tualmente docente di entomologia all’Università Cattolica di Quito. Il sogno cominciò a realizzarsi alla fine degli anni ‘80, quando comperò 100 ettari di foresta, a un centinaio MC SETTEMBRE 2009 13 Hilda con la fascia di reginetta del Parco nazionale Yasuní. Camion lungo la strada montagnosa che collega la costa alla regione amazzonica. Un eco-lodge nel Parco nazionale Yasuní.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=