Missioni Consolata - Giugno 2008

DOSSIER 38 MC GIUGNO 2008 il loro bilancio familiare per au- mentare sia il livello di giustizia che quello di benessere. I gruppi di acquisto solidale (Gas, in sigla) invece sono gruppi di consumatori che si ritrovano per acquistare insieme, cercando dei piccoli produttori locali e ri- spettosi dell’ambiente da cui rifor- nirsi direttamente. È lo stesso con- cetto del commercio equo e soli- dale applicato ai prodotti che ven- gono dal nostro paese, conside- rando che oramai anche i nostri piccoli contadini sono a rischio di estinzione a causa dei meccanismi della grande distribuzione. Questi stessi principi si appli- cano anche al campo del turismo, e troviamo allora «il turismo re- sponsabile»‚ che a partire dalla va- lutazione dei danni ambientali, economici e sociali generati dal tu- rismo di massa verso i luoghi di destinazione propone un approc- cio diverso, costruendo nel con- tempo vere occasioni di incontro tra culture. Oltre a questi settori, incon- triamo esperienze di un’altra idea di economia in tutti i settori del- l’attività economica, dai piccoli produttori biologici che coltivano senza l’utilizzo dei pesticidi, alle cooperative di produzione e ser- vizi che realizzano i beni di cui ab- biamo bisogno nel rispetto del- l’ambiente e delle condizioni di la- voro all’interno di strutture a con- duzione democratica. Tutte queste esperienze, nate perlopiù negli ultimi 30 anni a par- tire da piccoli gruppi, oggi sono in forte crescita e si stanno diffon- dendo nell’opinione pubblica. In Italia esistono circa 500 botteghe del commercio equo e solidale (Botteghe del Mondo), ed i pro- dotti del commercio equo e soli- dale si trovano anche all’interno della grande distribuzione. Le Mag, cooperative nate per la ge- stione etica del risparmio, sono 6 (Torino, Milano, Reggio Emilia, Verona, Venezia, Roma) e dalla loro esperienza è nata «Banca Etica». I gruppi d’acquisto solidale censiti sono circa 400, oltre a molti altri informali. Gruppi di bi- lanci di giustizia si trovano in di- verse città italiane e le organizza- zioni che si occupano di turismo responsabile sono un centinaio. Inoltre, le critiche alle regole del commercio mondiale e ai sistemi di produzione che non rispettano le condizioni di lavoro e l’ambiente hanno conquistato una parte dell’opinione pubblica; i con- sumatori odierni si dimostrano sempre più attenti agli aspetti di sostenibilità ambientale e sociale, e le quote dei prodotti biologici, equo-solidali, tipici o ecologici continuano a crescere a ritmi ele- vati e stanno diventando interes- santi per il mercato. Tutte queste esperienze, in- sieme ad altre come le banche del tempo e le reti di scambio locale, rappresentano forme di economia che considerano l’attività econo- mica come uno strumento per il soddisfacimento dei propri biso- gni e come occasione di relazione Alcuni noti critici del sistema (in alto, da sinistra): padre Zanotelli, prof. Petrella, padre Houtart, prof. Latouche, prof.ssa George.

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