Missioni Consolata - Giugno 2008

MISSIONI CONSOLATA MC GIUGNO 2008 31 gionevole»,ha scritto Juan-Ramón Capella (9). Il problema è che «questa» coperta è corta. Lo spiega bene don Vinicio Albanesi (10): «Nel futuro che ci attende, i ricchi si assomiglieranno ovunque e sempre più nella loro sfacciata opulenza,mentre i poveri saranno livellati nel disprezzo,nell’ab- bandono e nella fame,a prescindere dal mondo a cui apparten- gono». Se la coperta è corta, occorre cambiarla. Come splendida- mente suggerisce ancora Francesco Gesualdi, pur non essendo un invitato di Porta a Porta né un editorialista del Corriere della Sera o de Il Sole 24-Ore : «La posizione di chi sta sul ponte di co- mando - scrive Gesualdi - è quella dello sviluppo. Imprenditori, intellettuali, economisti, giornalisti e dirigenti di partito, sosten- gono in coro che il nostro obiettivo deve essere più produ- zione, più commercio, più consumi, più velocità, più tecnologia, più competizione. È l’inno della crescita ritenuta la strada che conduce al benessere, al progresso, allamodernità.Concetti,dai mille significati, che andrebbero discussi di continuo. Invece li abbiamo trasformati in idoli indiscussi. Se un ingegnere si met- tesse in testa di costruire un grattacielo sempre più alto senza tenere conto della friabilità del terreno, della velocità dei venti, della tenuta del cemento, verrebbe rinchiuso in un manicomio. Invece gli economisti progettano la crescita infinita,preparando la rovina dell’umanità, e vincono il Nobel». «È urgente abbandonare l’economia della crescita per av- viarci verso l ’economia della sobrietà . Ma manchiamo di un modello di riferimento e oscilliamo fra due atteggiamenti con- trapposti. Da una parte il semplicismo di chi afferma che basta tornare all’autoproduzione. Dall’altra il pessimismo di chi af- ferma che non ci sono modelli alternativi. La mia posizione è che l’economia del limite richiede cambiamenti su molti piani, ma non mi angoscio se non vedo tutto chiaro. Le soluzioni di dettaglio si trovano lungo il cammino. L’importante è iniziare a cambiare rotta con le idee chiare sugli obiettivi e su alcune piste principali». «Ho chiaro che dobbiamo avviarci verso un sistema capace di coniugare sobrietà e garanzia dei diritti fondamentali per tutti. Le mie parole d’ordine sono meno mercato, meno competi- zione, meno globale, meno denaro; più pubblico, più coopera- zione, più locale, più fai da te». Soltanto un passaggio dall’«economia della crescita infinita» ad una «economia del limite e della sobrietà» potrà evitare l’implosione del sistema e tamponare il problema dei problemi, quella catastrofe ambientale di cui (quasi) tutti sono consape- voli. ■ A LTRI SUGGERIMENTI BIBLIOGRAFICI : ● Luciano Gallino, Il lavoro non è una merce. Contro la flessi- bilità , Editori Laterza 2008 ● Zygmunt Bauman, Vite di scarto , Editori Laterza 2004 ● Zygmunt Bauman, Modus vivendi-inferno e utopia del mondo liquido , Editori Laterza 2007 ● AaVv, Il libro nero del capitalismo , Marco Tropea Editore 1999 ● Naomi Klein, Schock economy , Rizzoli 2007 ● Francesco Gesualdi, Manuale per un consumo responsa- bile. Dal boicottaggio al commercio equo e solidale , Feltrinelli 2002 ● Piero Bevilacqua, Miseria dello sviluppo , Editori Laterza 2008 ● Loretta Napoleoni, Economia canaglia , Il Saggiatore 2008 N OTE : (1) Sulle malefatte delle agenzie di rating e, in particolare, delle tre sorelle Usa - Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch - non si può trovare molto. In lingua italiana, il dossier più abbor- dabile lo abbiamo scovato sul sito dell’ Adusbef , l’Associazione per la difesa degli utenti dei servizi bancari, finanziari, postali e assicurativi. (2) I mutui subprime sono mutui concessi a soggetti privi di requisiti minimi di solvibilità. Ma il vero problema nasce a posteriori: gli stessi mutui sono messi sul mercato dalle banche ed acquistati da altri sotto forma di titoli. Sull’imbroglio dei mutui subprime si legga Le tasche bucate del sistema , dossier di «Altreconomia», dicembre 2007. Anche «Valori», altra rivista di economia sociale, finanza etica e sostenibilità, ha pubblicato a novembre 2007 un ot- timo dossier sulla bomba dei mutui subprime. (3) Sulla crisi alimentare si legga: Antonio Onorati, La fame del mondo , settimanale «Carta», 8 maggio 2008; Loretta Napoleoni, Campi di battaglia , settimanale «Internazionale», 8 maggio 2008. (4) Robert (Bob) Kennedy (1925-1968), politico statuni- tense, difensore dei diritti civili, vicino alle idee del movi- mento di Martin Luther King. Fu assassinato a Los Angeles all’età di 42 anni, poco prima di essere candidato per la Casa Bianca. (5) Luca De Biase, Economia della felicità , Feltrinelli 2007, pag. 34-35. (6) Frei Betto, brasiliano, appartenente all’ordine dei Domenicani, è un teologo e scrittore molto conosciuto. Amico del presidente Lula, da sempre si batte a fianco dei più deboli, siano essi abitanti delle favelas o sem terra. Il passo citato è tratto da Gli dei non hanno salvato l’America , Sperling & Kupfer Editori 2004, pag. 294 e pag. 3. (7) Joel Bakan, canadese, è professore di diritto costituzio- nale all’Università di British Columbia, a Vancouver. Ha scritto The Corporation: la patologica ricerca del profitto , Fandango 2004. Dal suo libro è stato tratto il fortunato do- cumentario The Corporation , diretto da Mark Achbar e Jennifer Abbot. (8) Allievo di don Lorenzo Milani alla scuola di Barbiana, Francesco Gesualdi è il cofondatore del «Centro Nuovo mo- dello di sviluppo» di Vecchiano (Pisa). È autore di numerosi volumi sui temi delle alternative all’attuale sistema econo- mico di produzione e consumo. (9) Juan-Ramon Capella, La nuova barbarie. La globalizza- zione come controrivoluzione conservatrice , Edizioni Dedalo 2008, pag. 194. (10) Don Vinicio Albanesi è presidente della Comunità di Capodarco, Ong di solidarietà che opera, in Italia e all’e- stero, con disabili, minori in difficoltà ed emarginati. P ROVOCAZIONE N . 4: ● Suv vs bicicletta/mezzo pubblico/utilitaria ● volo low cost vs volo normale ● acqua imbottigliata vs acqua del rubinetto ● detersivo confezionato vs detersivo alla spina ● prodotto importato vs prodotto locale ● prodotto usa-e-getta vs prodotto riutilizzabile ● menefreghismo individualista vs senso civico P ROVOCAZIONE N . 5: ● economia della crescita vs economia del limite ● pensiero unico vs pensiero critico

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=