Missioni Consolata - Maggio 2008

MISSIONI CONSOLATA gliate solo ora, oramai non vi resta che andarvene». Il piccolo gruppo di residenti che si è raccolto intorno a noi rimane in silenzio. I bambini con- tinuano a giocare tra lemacerie e nel frattempo passa un signore, Ferdin lo ferma: «Murat è stato coraggioso, non ha venduto la sua casa e forse c’è an- cora qualche speranza».Murat annui- scema non nasconde una certa an- sia, mentre parla la sigaretta che tie- ne inmano trema leggermente: «Ho fatto la mia scelta,ma non nutro spe- ranze, so che la legge non tutela noi residenti,ma serve a dare sempre più potere al Comune e alle società pri- vate che vincono gli appalti.Non so cosa succederà, l’unica cosa che pos- so fare è aspettare». La notte di Sulukule È un susseguirsi di voci,passaparo- la, lettere e avvisi ufficiali: scadenze, ultimatum, numeri civici, cognomi, proprietari e affittuari,municipalità, gli elementi del dramma ci sono tutti, e si confondono in un’unica forte paura,poiché nessuno può dire con certezza cosa succederà nel futuro immediato a Sulukule. L’unica certez- za si ha quando ci si sveglia la matti- na e tre,quattro case vicine sono sta- te demolite, come se la notte e il buio concedessero l’impunità a questi o- peratori notturni, e la luce del giorno, le voci e l’attività facessero svanire, come dopo un brutto sogno, i lati più controversi della questione. Purtroppo non è così, e in una bella mattina primaverile di metà marzo gli abitanti di Sulukule sono usciti e hanno trovato delle croci rosse sui muri delle case. «La Municipalità di Fatih ha fatto marchiare le case con grosse croci rosse realizzate con bombolette spray, - spiega Cihan Baysal, attivista che sta scrivendo un rapporto sulla difesa dei diritti dei residenti di varie parti della città per la Istanbul Bilgi Ü- niversitesi, famosa perché si occupa di temi sensibili per la Turchia, come il genocidio degli armeni - sono gli edi- fici che saranno demoliti nei prossimi giorni, forse nelle prossime ore. È una vera vergogna. Stiamo riunendo vari gruppi per contestare questa pratica, dipingeremo sulle croci e faremo stendere grandi lenzuoli bianchi fuo- ri dai balconi.Nel distretto di Basi- buyuk sono stati usati gas lacrimoge- ni contro i residenti,molti sono stati picchiati e feriti gravemente.Abbia- mo tutti paura che succeda anche a Sulukule. Erdo ğ an ha fatto una con- ferenza stampa in cui ha accusato i manifestanti di non essere al corren- te nel modo giusto dei piani del go- verno, ma è apparso nervoso e a di- sagio». Quando James Bond era di casa Antico distretto della città di Istan- bul, Sulukule sorge a ridosso delle mura costruite dall’imperatoreTeo- dosio nel V sec.d.C., nella municipa- lità di Fatih, a qualche fermata di au- tobus dal centro turistico di Sultan Hamet e da Topkapi, il palazzo del sultano. Fonti scritte risalenti al 1054 atte- stano la presenza di musici, acrobati, giocolieri e domatori di orsi arrivati su cavalli,bambini e donne con lun- ghe gonne che praticano la chiro- manzia, accampati lungo lemura bi- zantine. Scambiati al tempo per egi- ziani, in realtà arrivavano dal nord-est dell’India e fuggivano dalle invasioni musulmane. SottoMehmet il Con- quistatore, nel XV sec., l’abitato da temporaneo divenne permanente: oggi rappresenta il più antico inse- diamento romdel mondo. Luogo u- nico, dal forte valore simbolico per una popolazione vittima di discrimi- nazione e per un’Europa in cui la con- vivenza tra culture è un dichiarato o- biettivo politico, i suoi 3.500 residenti ne rappresentano il vero patrimonio. Nei secoli, all’ombra delle antiche mura, la comunità è cresciuta e ha dato vita a un tessuto sociale attivo e vivace: l’interazione degli abitanti di Sulukule con la città è uno dei rari e- sempi di integrazione riuscita di una comunità rom, che vive nel rispetto delle tradizioni e del proprio stile di vita. È necessario fare un passo indietro fino al periodo precedente il 1992, quando gli abitanti erano circa 20.000 e il quartiere uno dei più viva- ci e turistici di Istanbul. Il cuore della cultura rom,musica e danza, si era ri- proposto in vere e proprie attività redditizie: le case d’intrattenimento MC MAGGIO 2008 61 Ferdin, che ha vissuto in Svizzera ed è tornato a Istanbul per stare vici- no agli anziani genitori, risponde: «A- vete accettato di vendere le vostre case, ora cosa possiamo fare? Dove- vate parlarne prima,dieci anni fa, quando l’area di Sulukule è stata in- serita nel progetto di riqualificazione urbana del Comune di Fatih, essendo considerata una delle zone fatiscenti della città di Istanbul.Ma voi vi sve- Un vecchio albero, una fontana, una donna che stende i panni in una bella immagine di Sulukule.

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