Missioni Consolata - Gennaio 2006

I I I I I l l domenica], al mattino molto presto [le donne] vennero al sepolcro portandogli aromi che avevano preparato». In Luca l'indicazione dell'ottavo giorno riferito alla circoncisione, trasfigurazione e pasqua di Gesù non è solo un riferimento temporale, ma è simbolo del Messia, figlio di Davide e di Adamo. Il giorno ottavo va oltre il 7" e si apre a un ordine nuovo, riprendendo la perfezione imperfetta della creazione e proiettandola in un nuovo orizzonte: nella pienezza di Dio attraverso il Messia e Redentore. !:uomo accoglie questa pienezza col rito della circoncisione e del sangue: è il sigillo dell'alleanza nuova. La festa di sukkot-capanne durava sette giorni, ma era prolungata di un giorno per completarla con sffmini azeret, l'ottava assemblea solenne-. «Nell'ottavo giorno avrete una assemblea solenne (azeret): non farete alcun lavoro servile» (Nm 29,35). Giuseppe Flavio in riferimento a questa festa scrive: «Nell'ottavo giorno si asterranno da qualsiasi lavoro e offriranno a Dio il sacrificio di un vitello, un montone, sette agnelli, e un capretto per la remissione dei peccati. Queste sono le consuetudini ricevute dai padri che gli ebrei osservano, quando erigono le tende» (Antichità giudaiche, X, 4, 245-747). Nel giorno ottavo l'ebreo: non lavora a imitazione di Dio e compie sacrifici per la remissione dei peccati (espiazione). Secondo il Talmud (Sukkot 55b), nella festa delle capanne che aveva una forte connotazione messianica (cfr Zac 14,16) si sacrificava un bue per ogni popolo esistente sulla terra: una forte connotazione di universalità. La circoncisione e più ancora la sua risurrezione, collocata al primo giorno dopo il sabato ( • ottavo), colloca Gesù all'interno della tradizione giudaica, ebreo tra gli ebrei. Gesù lesous/Yehoshuà' riceve il «nome che è sopra ogni altro nome• (Fil 2,9) nel giorno ottavo, il giorno del patto della circoncisione che richiama il giorno del Messia, il giorno dopo il settimo (v. nota 2). Nell'alfabeto ebraico il «n. 8• corrisponde alla lettera x (heeth) che è chiusa da tre lati, ma aperta sul quarto, quello verso il basso, verso la terra: dall'alto al basso, dal cielo alla terra, da Dio all'uomo perché i cieli possano riversarsi sulla terra: «Se tu squarciassi i cieli e scendessi!»(ls 63,19), riallacciando il colloquio d'intimità spezzato da Adamo ed Eva (Gen 2,8). Il bimbo circonciso all'ottavo giorno e il Risorto che ritma le sue apparizioni di otto giorni in otto giorni (Gv 20,26), potrebbero contenere uno schema teologico per affermare la messianicità di Gesù, in sintonia con la tradizione giudaica che attende il suono dell'arpa a 8 corde per fargli accoglienza: il regno del Messia è anticipo e premessa del Regno di Dio al quale ci prepara il canto dell'arpa in ottava. In Gen 7,7 si dice che Noè si salvò nell'arca con moglie e figli. Il sapiente specifica che fu la Sapienza con la sua fragile barca di legno a salvare la terra dal castigo dell'acqua (Sap 10,4). Anche l'apocrifo La Caverna del tesoro dice lo stesso (16,3-5). Nel NT Pietro commenta in chiave cristologica il diluvio di Noè: «Ai giorni di Noè mentre veniva fabbricata l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate attraverso l'acqua, che è figura del battesimo... che ora salva anche voi mediante la risurrezione di Gesù Cristo• (2Pt 3,20). Pietro aggiunge che Dio «custodì Noè come ottavo in quanto predicatore di giustizia»(2 Pt 2,5). Noè è figura di Cristo che annuncia la giustizia di Dio mentre la nuova arca è la chiesa che con le acque del battesimo accoglie/salva l'umanità dal giudizio di Dio. · ti i miei voleri. Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù• (At 13,22-23). Secondo la ghematria, il nome greco lesoDs ha il valore di 888 (- 8x3), mentre in ebraico, il termine Mashiàch ha il valore finale di 16 (-8x2). Tutto ciò che riguarda Gesù il Messia è sempre connesso con il «n. 8» in un rapporto non occasionale, ma salvifico e teologico. Come il 666 è l'imperfezione assoluta (3 volte 6) così 1'888 è il massimo della perfezione perfetta. Il Midrash Cantico rabbà 1,1 riporta l'elenco dei dieci cantici della storia della salvezza: «Dieci cantici sono stati detti in questo mondo... Il primo cantico lo disse Adamo... l'ottavo cantico lo disse Da'(ide, re d'Israele, per tutti i prodigi che aveva fatto per lui il Signore; egli aprì la sua bocca e disse il canti- 1 co, come sta scritto: EDavide in profezia cantò la lode davanti : al Signore (2 Sam 22, 1/targum)•. ! Davide re e pastore, immagine, tipo e padre del Messia : pastore e redentore, conclude l'ottavo cantico profetizzando il : Messia, sua discendenza regale. Nella Bibbia greca della Lxx in : 2Sam 22,51 l'ottavo cantico si conclude con un riferimento : esplicito al Messia: «Al suo cristo/unto, a David e alla sua : discendenza per sempre•. : Davide nel Sai 12,1 canta al Messia sull'ottava corda dello : strumento musicale che accoglie il suo discendente nel volto di : quel Bimbo circonciso «quando furono compiuti gli otto giorni• perché assume la missione del Messia salvatore e pastore d'Israele che guida nel mondo futuro, nel mondo dei redenti. È la conclusione della storia. È il ritorno all'Eden dell'«in principio». 11 1 •gennaio, capodanno civile, memoria della circoncisione di Gesù, solennità della Madre di Dio, ci introduce con la cetra a 8 corde in un nuovo anno, un anno sotto il segno del Messia redentore che riceve il nome di Gesù/ lesous/Yehoshuà 'che significa «Dio è salvezza».111 • gennaio è anche il giorno della Pace (v. riquadron. 7) che il Bimbo appena circonciso ci ha lasciato come suo testamento e obbligo: «La pace vi lascio, la pace, quella mia, vi do» (Gv 14,27). Alle nostre lettrici, ai nostri lettori e loro famiglie, un grande e affettuoso augurio di «pace• per tutto il 2006 sulle note della cetra messianica a otto corde come sta scritto: «Al Vincitore, al hasffminit, sull'ottava» (Sai 12,1). NOIE 1- Nel 1969 lo riformo frturgico ho dedico1o il pirno giorno defl'onoo CM1e o(Mario ss. Madre o Dio•, riollocciondosì così ol Conci&o di Efeso ( 431), che defmì Maro di Nozoret, e Thectòkos, Madre di Dio•. A questo giomoto ossociò anche lo Giomoro mondiale dello Poee. In qoesro giorno si • bro il Figfio di Dio noto dolio figoo di Sion, che lo offre ol moolo: i figlio di Mario, cilconcilO nelr olleonro dello Poce che è a nuovo «nome» dello solvezzo messionica. Solo lo poesio ispiroto di Donte ho SO!XJlo evocore questo singolare sintesi tro divino e urnono: «Vergine Madre, figlio del tuo Figfio...• (Porooiso, xxx, 1). 2· Nei vongefi di natole (le 1-2), 8nomi «teologici, con cui si esprime un messaggio salvifico. Zaccaria = Dio si ricordo; Efisobetto = Dio giudico; Giovanni = Dio fo grazio; Mario = Dio omo/S~nora; Giuseppe= Dio oggiunge/ oumeolo; Gesù=Dio salvo; Simeone =colui che ascolro; Anna =grazioso ocolei che imploro. 3· 11 giorno ottavo è giorno consocro1u per. -lo circoncisione, segno di sepo!Olione, consocrnzione (Lv 12,3) • lopurificononedello !ebbro (lv 14,10.23), molottiesessuon (lv 15,14) onazireo (Nm6, 9) -il giorno dello fesro deUe Tende/Sukkot (lv 23,39) ·il giorno diassemblea solenne e di riposo (lv23,36.39) -il tempo dell'anno sabbatico (Lv 25,22) , G li Atti presentano Gesù di Nazaret come discendenza di · il giorno dell'offerto di Gomfiel, principe dello tribù di Manasse [di Giuseppe] (Nm 7,54) • Davide, per cui il «n. 8• che legava Davide al Messia, ora -ilgiornodellop<oclomozionedelloPorolo/1.egge (Ne8,18) : Il G · d"N t IM · D "d H t t D · ·Hgiornodellofestodellodedicazione(lRe8,66; 2Cr7,9) ' co ega esu I azare a ess1a e a avi e: • o rova o avi- . il giorno dello scissione O opero di Roboorno (lRe 12 , 32 _33 )_ : de, figlio di lesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempirà tut- i -------------------------------------------------------------------------------------------------------.·--- MC GENNAIO 2006 ■ &1

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