Missioni Consolata - Giugno 2005

Non vi sono strumenti né macchinari per fare esami. Mancano praticamente ogni tipo di medicine, salvo quando arrivano queUe donate. Nel nostro viaggio abbiamo portato tre scatole di medicinali; erano alcuni mesi che non ricevevano nulla. Ma le nostre medicine nòn erano specifiche, bensì frutto di una raccolta generica, forse di poca utilità. In caso di malattia occorre fare una richiesta 72 ore prima alta Kfor (Forza militare di pace in Kosovo), per essere portati sotto scorta all'ospedale di Mitrovica nord e ricevere cure ofare controlli ed esami. Equesto per casi urgenti; per il resto si può aspettare anche mesi. Ma, non essendoci farmaci specifici né interventi di pronto soccorso, in quei tre giorni di attesa si può anche morire: è successo a vari anziani con problemi cardiaci e a bambini bisognosi di ricovero immediato. A ciò si aggiungono le drammatiche conseguenze dei «bombardamenti umanitari» con l'uranio impovel'ito: l'argomento è top secret; non si hanno dati, cifre o numeri. Ma esso è entrato normalmente nella vita della popolazione kosovara, albanese e serba, questa volta in modo unìtarlo e paritarin. Per <Hiberarli» li hanno investiti con centinaia di tonnellate di proiettili «arricch1ti di uranio impoverito». Dalle.mappe del Dipartimento delle pubbliche informazioni dell'Onu risulta praticamente uranizzata l'intera area, in ogni suo angolo: l'inquinamento della terra e delle falde DoSJier MC l giugno 2005 pogina 34 acquifere è praticamente ufficiale; tanto che t'uso dell'acqua dei rubinetti è sconsigliata anche solo per lavarsi i denti, figurarsi per dissetarsi o fare da mangiare. Gli stessi soldati della Kfor hanno t'ordine di non ber.e acqua fuori dalle Loro basi: all'interno viene usata esdusivamente :acqua minerale. Ma a chi non ha soldi per fare scorte di acqua minerale per tutti gli usi e a chi, come i prigionieri delle enclavi, può prowrarsela solo periodicamente e in modiche quantità, quale destino gli spetta? Intanto, si sa ufficiosamente che sia tra i neonati degli ultimi tempi, che nelle stesse nascite di animali, sono centinaia i casi di deformazioni e malattie, Legate all'uranio impoverito. Ha denunciato il padre francescano J. M. Benjamin: «Il 70% della regione del Kosovo e il 30% della Serbia sono contaminati. È scandaloso e riprovevole il comportamento dei mass media di tutto il mondo nei confronti dell'uranio impoverito... Ancora una volta gli organi di informazione si mostrano asserviti ai dettami del potere che, come d'abitudine, rende noto solo quanto conviene ai suoi scopi>>. LAVORO ESCUOLA NELLE ENCLAVI L'unica possibilità di lavoro è offerta da piccoli appezzamenti di terra esterni alle case, ma interni alla zona protetta. L'enclave, infatti, è formata da du.e zone. La prima è quella in cui vive la comunità, con le case non distrutte o incendiate, in un diametro vitale di circa 1 km: è la f<Jscia più controllata e vigilata (vi è anche il campo militare della Kfor); da qui nessuno può entrare o uscire senza permesso.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=