Missioni Consolata - Maggio 2005

ture» venivano pagate dal califfo. In seguito Baghdad arrivò a vantare una sessantina di nosocom i. Tra i più grandi medici arabi ri - cordiamo ar-Razi (925). che istituì la specializzazione deli 'ostetriciu e diede la prima descrizione scientifica di vaiolo e morbillo; al-Zahrah (939), che compilò un trattato di chjrurgia, divenuto famoso, in cui spiegava come effettuare varie operazioni e descriveva numerosi strumenti chirurgici. Egli si occupò anche di odon - roiatria e di «estetica odontoiatrica>>, correggendo irregolurità dentali. lbn Sina (Avicenna 980-1037) è conosciuro in tutto il mondo grazie alle sue opere scientifiche: il Qnmm /ì al-Ttbb (Canone di medicina) è il testo più noto e utilizzato fino al XVI secolo: sono illustrati 760 rimedi medico-farmacologici. Venne tradotto in latino da Gherardo da Cremona Monreale: abside dello cattedrale. UN PO' DI SfOillA l D al secolo vm al x, l'Europa cristiana assiste alla conquista araba che, con i «saraceni», giunge fin dentro la Francia, Spagna e Italia meridionale. «All'inizio, l'Occidente confuse queste incursioni incessanti con le molte altre invasioni barbariche di cui era stato oggetto. Tale confusione resta ancora oggi. Eproprio da questa originaria esperienza di aggressione la coscienza medievale formò la sua immagine, essenzialmente ostile, dell'islam. Nell'alto medioevo l'Occidente, chiuso entro angusti confini, aveva una conoscenza limitata dell'islam. Le cose cambiarono quando l'Europa cristiana, con le crociate, superò i Limiti del proprio territorio e si proiettò all'esterno»•. Nell'immaginario popolare i musulmani erano percepiti come eretici e Muhammad era considerato un corrotto, uno scismatico. Dante Alighieri lo colloca all'inferno, nel girone dei «seminatori di scandali e scisma» (canto lO<vro). D'altro canto, però, gli apporti culturali e scientifici della civìltà arabo-islamica erano notevolmente apprezzati. LA CONQUISTA ARABA DELLA SICIUA Nell'827, al comando di Assad Ibn ai-Firat. gli arabi sbarcarono a Mazara del Vallo: i loro insediamenti erano appena sull'altra sponda del Mediterraneo. Prima di questa data, per quasi due secoli la S1cilia era stata più volte obiettivo di conquista da parte delle truppe arabe. La prima città ad arrendersi fu Gergenti (Agrigento), quindi fu la volta di Palermo, che divenne la capitale, di Messina, Modica, Ragusa; molto tempo dopo, Castrogiovanni e Siracusa. La Sicilia aveva una posizione strategica per gli arabi: da essa potevano garantirsi il controllo su gran parte del Mediterraneo. Tra iltx e l'XI secolo i saraceni arrivarono a Brindisi e Taranto e fecero incursioni in Sardegna e in Corsica. Inoltre, si insediarono temporaneamente in Calabria, Campania e Molise. n monastero di Montecassino, le basiliche di San Pietro e San Paolo a Roma vennero saccheggiate. Giunsero anche in Liguria e lungo L'Adriatico. Ma come ricordano le cronache dell'epoca, la Sicilia araba vìvrà prosperità e serenità, svì luppando le arti, la scienza e la tecnologia, ment re L'arabo, come nel resto del Mediterraneo, sarà la lingua di comunicazione. t:islam sarà la religione ufficiale anche se, com'era consuetudine per i conquistatori arabo-islamici, gli altri culti venivano rispettati nella formula del dhimmi (che prevedeva una tassa di protezione). Sotto il regno dei Kalbiti, una dinastia araba Nordafricana. la Sicilia sarà particolarmente fiorente: da Palermo La civìltà islamica influenzerà rarchitettura, la ceramica, la pittura, la linguistica e la geografia. L a Sicilia ritome~ cristiana con i Normanni, capeggiati da Ruggero il Guiscardo: sebbene Palermo capitolerà nel 1072, l'isola si arrenderà del tutto solo nel 1091 e continuerà a lungo a mantenere le tradizioni religiose e culturali arabo-islamiche, tra Le quali L'impronta architettonica di molti tra monumenti ed edifici, i «prestiti linguistici» nel dialetto siculo, le ricette e le usanze gastronomiche, alcune abitudini sociali, sono ancora molto evìdenti. MC l maggio 2005 pagina 64 nel XII secolo e rappresentò per secoli la maggiore guida medica. Ibn Nafìs (1288) ebbe il merito di definire con precisione il meccanismo della circolazione sanguigna, ma nei manuali di medicina tale scoperta venne attribui ta, nell628, all'inglese Harvey. Agli arabi si deve, inoltre, la costruzione dei primi ospedali psichiatrici: quello del Cairo risale all '872. Anche in campo farmaceutico erano molto preparati. lnoltre, i sufi, imistici deU'isJam, erano molto ferrari nelle cure psichiatriche e psicologiche e si avvalevano di mctodi «moc.lern i>>. VITA QUOTIDIANA La vira quotidiana del bacino mediterraneo fu rivoluzionata da innovazioni c sperimentazioni in moltissimi ambiti. La società urbana fu strutturata in modo da rendere la vi - ta di tuui i giorni più confortevole: nelle città gli arabo-islamici crearono il sistema fognario, migliorarono le condizioni igieniche, edificando bagni pubblici e hammam, questi ul - timi oggi di nuovo molto noti netle nostre cinà. Svilupparono le vie di comunicazione, grazie a granJi strade commerciali. In tema di rapporti sociali, l'et ichetta era molto apprezzata: a tavo· La si mangiava con Je posate, introdotte dalla Spagna musulmana, e il cibo era tagliato a piccoli pezzi; aglio e cipotia non erano molto apprezza-

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