Missioni Consolata - Maggio 2005

ti, perché producevano odori sgradevoli e imbarazzanti; era considerato riprovevole portare le dita alla bocca per eliminare i residui di alimenti presenti nei denti. La puJizia personale era molto accurata: ci si lavava quotidianamente facendo largo uso d1 profumi; gli uomini si radevano e le donne si depilavano. L'abbigliamento era ricercato e all'«ultima moda>>. l'ECLETIICO ZIRYAB Un personaggjo in particolare merita attenzione in fatto di novità: 'Abui Hasan Ali ibn Nafi, popolarmente noto comeZiryab. Musicista, canranre, poeta, di origini irachene, ma residente in Spagna, fondò una scuola di muska, innovando l'arte musicale dell'epoca, inventò il liuto a 5 corde; introdusse l'uso del dencifrido, deodoranti per le ascelle, nuovi look per i capelli e la rasatura per gli uomini ; diede vita a una sorta di istituti di bellezza, dove s'imparava l'arte dell'acconciatura, dell'estetica e della moda scagionale. Ebbe un ruolo determinante anche nella diffusione tra gli andalusi del consumo di vino, ciie, a causa del grande successo popolare, venne dichiarato <<.lecito», nonostante la proibizione deJ Corano. Nell'Andalusia musulmana come nella Sicilia fa timide, le abitudini arabo-islarnlche si diffusero rapidamente. Vennero e rette moschee, i cui minareri , successivamente, forse influenzarono architettonicamente i nostri campan ili . Quanto aUe abitazioni , esse venivano costruite con criteri arabeggianti: ampi spazi, prevalente utilizzo del colore bianco, cortili e porticari interni dalle pareti rivestite di az.u!ejos (eiastrelle colorate di azzurro), abbelliti con fontane e piante. DANTE El'ISLAM <<Nel1919un sacerdote spagnolo, Migucl Asfn-Palacios, dotto islamistn e docente all'Università di Madrid, pubblicò i risultati di una sua Junga ricerca: La escatologia musutmana en la Divina Comedia. In sinresi, lavorando su testi arabi fino ad allora quasi sconosciuti in Occidente,Asin-Palacios rilevò la somiglianza rm numerosi elementi simbolici presenti nella Commedia dantesca e certi racconti arabi sull'aldilà, in particolare quello del mira}, l'ascensione al cielo di Maometto. Arrivò ad - dirittura ad affermare che lo spirito stesso della Commedia è di ispirazione musulmana»2 • «Nella traJizione culturale dei paesi islamlci era particolarmente diffuso, in varie versioni, il Kitab alMtrag, racconro del viaggio ultraterreno del profeta; diffusione testiSotto, miniatura dal Libro de los Jue9os, di Alfonso X il saggio (sec. Xlii). A destro, <<il libro dello scolo di Maometto»: il profeta incontro gli angeli allo porto del cielo (manoscritto persiano sec. xv). moniata dalle numerose miniature persiane e turcbe su tale viaggio. Solo nel 1949lo studioso italiano Enrico Cerulli pubblicava nella Biblioteca Apostolica Vaticana per la prima volta l'edizione nei testi fnmcesi e latino del Libro della scala di Maometto, che alla corte del re Alfonso x il Savio fu dapprima tradotto in castigliano dal medico ebreo Abraham e in seguito ritradotto in francese e latino dal notaio senese Bonaventura (maggio dell264). A Firenze la traduzione di Bonaventura giunse forse rramire Brunetto Latini, che era stato per un certo periodo ambasciatore alla corte di Alfonso X. Pare infatti che, recentemente, sia stato scopetto che il ti tolo si trovi menzionato in una lista di libri formanti la sua biblioteca. La traduzione dal latino in italiano del Liber scalae Machomethi avvenne solo molto più nu·di, aUa fine del xx secolo, essendo sorto da noi un interesse alla cuJtura islamica, interesse suscitato dagli immigrati provenienti dai paesi di ~M l cu_ltura e religione is.la- C mtca»' . NOTt 1•Do: Moomeffo in Evropa, Ed.Mondodori 1982 2· Da:www.airesis.net/IIGìordinoDeiMogVGiardina% 201/ Giordono8erH1 .htm 3 · Do: www. dismec.unige.it/te~li/cosmo/poeto.htm 4• Do:www.orob.it BtlliOGIWIA G. B. PeUegrinit GUofllbismine/le/inqueneolotine, Poideio 1972 Maometto In wropa, Mondodori 1982 Europa fs/amico, lsl. geografico De Agostìni, Cde 1991·2000 l/libro dello Scalo diMocmsffo, Se 1991 Avicenno1 Il poemo delloMstfKina. S. Zom«anl editore 1996 Stefano Alt~evi, 15/om ilo/fono, Eìnoudi2003 MC l maggio 2005 pagina 65

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