Missioni Consolata - Gennaio 2005

Lasciare il bolide e saltare al momento opportuno: questa è la dissi - denza». Passiamo a qualche proposta che possa aiutare a trovare un' alterna· tiva economica, professore. Una delle parole che lei utilizza di più è «decrescita». Un termine che non esiste in alcun dizionario economico e che metterebbe i brividi in qualsiasi consesso... «Sl, una delle mie parole d'ordine è decrescita. Come facciamo noi occidentali a dire ai cinesi: se tutti voi volete una macchina, il pianeta verrà distrutto? È per questo che abbiamo il dovere di dare l'esempio: cominciamo noi a decrescere. Non facciamo come gli americani che a Kyoto dissero che i paesi del Sud devono diminuire le emissioni di gas inquinanti... I paesi occidentali hanno il dovere eli dare l'esempio, cambiando il modo di vivere. La decrescita, grazie alla riduzione delle dimensioni delle imprese, delle istituzioni e dd mercati, valorizza la dimensione locale, favorendo l'affermarsi di forme politiche partecipate e conviviali. In ultima analisi, la decrescita è una attitudine naturalmente etica, che ha un valore straordinario, perché dimostra che si può vivere felicemente, consumando molto meno». Abbiamo parlato delle responsabilità degli Stati Uniti . E dell'Europa che si può dire? «Noi abbiamo lo stesso modello economico e questo spiega la rabbia degli americani che dicono: noi andiamo a fare la guerra anche per voi, eppure voi fate obiezioni continue. E, una volta tanto, non hanno tutti i torti. C'è una contraddizione nella posizione europea che continua a MC l gennaio 2005 pagina 66 sostenere un modello di funzionamento economico quasi eguale a quello americano, ma non vuole accettarne tutte le conseguenze>>. Cosa dovrebbe far·e l'Europa? «Se vogliamo veramente costruire un'Europa come potenza autonoma, dobbiamo fare qualcosa anche dal punto di vista economico. Dobbiamo continuare a difendere il modello sociale e creare uno spazio economico autonomo». Concretamente... «È assolutamente necessario introdurre delle barriere protezionistiche per non distruggere quel che rimane dd modello europeo e avere uno spazio di libertà. Non c'è autonomia in un sistema completamente g.lobaJizzato. Come ha cinicamente detto Henry Kissinger, la mondializzazione è il nuovo n.ome della politica egemonica amencana>>. Dalle sue esperienze in A&ica (Congo, Mauritania, Senegal), lei ha tratto uno dei suoi libri più noti: «L'altra Africa, tra dono e merca· to>~. Se dovesse dire due parole sul continente africano, come lo descriverebbe? <<È diliicile, perché è un continente di paradossi; un luogo tra i più disperati deJ mondo, eppure anche un luogo di speranza... Statisticamente l'Africa non esiste più. Produceva il 2% dd prodotto interno lordo mondiale quando scrissi quel libro ed era ill997. Oggi la percentuale è scesa all' l%. Settecento milioni di abitanti soprawivono, ma non tutti sono disperati. Anzi, si vede la gioia di vivere, la speranza. Eppure, consumano molto meno di quanto sarebbe loro diritto». Se qualcuno le chiedesse di disegnare un possibile futuro, positivo e ottimista, ce la farebbe? <<No, perché non penso ad un fururo, ma a diversi futuri. Sono, da questo punto di vista, più ottimista degli altd, perché credo che non ci sia un altro mondo possibile, ma al - tri mondi possibili. Lo stesso movimento no-globol è un movimento tipicamente occidentale. Mancano i musulmani, mancano i cinesi , che sono più di metà dell 'umani tà. Ci sono - è vero - anche rappresentanti del Sud, ma quasi sempre sono occidentalizzati. Per questo, non possiamo dire che il movimento no-global è "la società civilemondiale". Siamo (an eh 'io mi ci metto) l'opposizione occidentale all'Occidente». Scusi, ma dove sta aDora l'ottimismo dj cui parla? <<Penso al crollo di questo modello, che è già fallito. Penso a tutte le culture e a tutti i popoli che costruiranno questi futuri, tutti diversi, facendo una sintesi tra la tradizione perduta e la [McJ modernità inaccessibile». -- NEUJ.. PROSSIMI: PUNTATE: Per la serle .Quale economia?•, Incontro con U professor WOU'GANG SACHS (Wuppertallnstltut, Gennania) su .ambiente e giustizia sociale. e con Il professor UJIS RAzcro MIGUARO (vlcepresldente deU'Unlversltà bollvarlana del Ole) su •l'economia dJ soUdaJietà,..

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=