Missioni Consolata - Dicembre 2021

dell’ambiente naturale e del crea- to «è anche un modo per promuo- vere la pace, la solidarietà e la comprensione tra tutti noi, semi- nando il bene nella società», nota il prefetto. Con questo spirito, la prefettura di Battambang celebra contestualmente in settembre an- che la «Giornata del dialogo inter- religioso», con accenti e iniziative che toccano e coinvolgono il «Tempo del Creato». (Fides) AFGHANISTAN LA STORIA DI ALI «I miei genitori sono stati uccisi dai talebani e sono fuggito dall’Afghanistan, con mio fratello maggiore quando avevo solo otto anni». Ali Ehsani ha 38 anni ed è un avvocato di professione. Dopo un lunghissimo e difficile viaggio attraverso l’Afghanistan, il Paki- stan, l’Iran, la Turchia e la Grecia, è arrivato in Italia all’età di 13 anni; completamente solo. «Mio fratello è morto lungo la strada», racconta. Ali ha studiato legge per poter di- fendere i deboli e aiutare quelli che hanno sofferto quanto lui. Non ha mai dimenticato le sue ra- dici afghane. Ha contattato una fa- miglia cristiana che vive segreta- mente la propria religione in patria e l’ha sostenuta nella sua fede. «Grazie alle autorità italiane e vati- cane, siamo riusciti a farli uscire dal paese», racconta. Ora vivono in Italia. «La prima volta che hanno potuto assistere alla messa, sono stati così sopraffatti dalla gioia che hanno pianto. È stato profonda- mente commovente avere la li- bertà di riconoscere apertamente la loro fede». Racconta la grave realtà dei cristiani in Afghanistan: il cristianesimo è visto come una re- ligione occidentale ed estranea al paese. L’opinione pubblica è aper- tamente ostile nei confronti di questa minoranza. I cristiani afgani praticano il culto da soli, o in pic- coli gruppi, esclusivamente all’in- terno di abitazioni private. In tutto il paese vi sono solo piccole chie- se domestiche sotterranee, ognu- na delle quali non conta più di die- ci membri. (Acistampa) ITALIA VIA LUCIS D al 29 agosto all’11 settembre si è svolta la terza edizione della «Via Lucis» di giovani in giro per l’Italia. Solidarietà, Vangelo, testi- monianza sono gli aspetti che ca- ratterizzano l’iniziativa che ha toc- cato 14 stazioni ferroviarie (tra cui Firenze, Assisi, Palermo, Napoli) in un percorso di 4mila chilometri di itinerario. Dalle stazioni dei treni si partiva per una destinazione che era chiara: arrivare a chi era nel bi- sogno, a chi si era perso, offrire un aiuto, una parola e mostrare che il Vangelo è la strada per risollevar- si. La luce è la Parola ma anche la vita di tanti ragazzi che papa Fran- cesco ha definito «Santi della por- ta accanto». Giovani calati nel no- stro millennio che hanno guardato in alto, che hanno dimostrato che si può essere cristiani maturi an- che se l’età anagrafica non lo dice. Ogni tappa prevedeva alle 18:30 la preghiera presso la stazione ferroviaria della città raggiunta e a seguire, alle ore 21, un momento di adorazione eucaristica all’inter- no delle comunità che ospitavano i giovani in cammino, accompa- gnato dalla presentazione di un «santo della porta accanto». (Vatican News) R MC * * Colombia: Comuna 13 L a «Comuna 13» di Medellin è un’enorme favela che ha smesso di essere un luogo dove non si poteva entrare a causa della guerriglia, dei para- militari, delle bande e della narco-violenza. Di recente è di- ventata una specie di museo a cielo aperto che cerca di raccon- tare la sua storia e come è diven- tata quello che è ora, un luogo completamente sicuro. Negli anni ‘90, la Comuna 13 era uno dei luoghi più pericolosi e vio- lenti del mondo per la presenza delle guerriglie dell’Eln, delle Farc e del Cap ( Comandos Arma- dos del Pueblo ), dei paramilitari e dei cartelli del narcotraffico, come quello controllato dal fa- moso Pablo Escobar che appro- fittava dei giovani senza futuro per trasformarli in pistoleri, ra- pitori e sicari. Nel 2002 un’ope- razione militare su larga scala, tesa a espellere i gruppi armati, fece strage di civili innocenti con seguito di torture e sparizioni di persone. Per compensare la sof- ferenza delle famiglie, il governo colombiano ha iniziato a inve- stire nel miglioramento dei ser- vizi di trasporto e in numerosi programmi di inclusione sociale, che hanno aperto nuove oppor- tunità lavorative per i giovani. E anche con programmi di tipo culturale come l’inaugurazione di biblioteche e la campagna di graffiti che voleva portare colore ai tristi muri delle case macchiati di sangue e di proiettili. La tra- sformazione dell’ambiente ora è completa. Oggi sono migliaia i turisti che visitano la Comuna che è anche diventata un alveare di artisti, musica, colore, graffiti, negozi di souvenir, ristoranti e caffè, i cui proprietari pagano le tasse alle autorità municipali e non i pizzi alle mafie e ai gruppi violenti e paramilitari al margine della legge. Nella Comuna 13 i missionari della Consolata stan- no iniziando una nuova pre- senza nella parrocchia «Las Bie- naventuranzas» con un progetto - ancora in costruzione - di evangelizzazione e promozione umana ( vedi MC 10/2021, p. 14 ). Imc Medellin (Colombia): la visita dei missionari della Consolata alla Comuna 13, nuovo campo di lavoro pastorale. * 9 dicembre 2021 MC

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