Missioni Consolata - Ottobre 2021

Pagina precedente: vista aerea di Kuala Lumpur, capitale della Ma laysia. Anche le «Tigri asiatiche» erano nel Terzo mondo. Qui: Colombia, un paese dalle grandi disuguaglianze dove, si può dire, coesistono Primo e Terzo mondo. A destra: Mozambico, in ambito rurale, l’accesso all’acqua pulita è ancora un diritto negato. * * * * 58 ottobre 2021 MC l’autodeterminazione dei popoli, si osservava lo sforzo di indipen- denza di molti paesi africani e asiatici, e l’uscita dal cono d’om- bra della povertà endemica di popoli colonizzati dai «civili» uo- mini bianchi. Per una breve finestra temporale - grosso modo i primi anni ‘60 - il miracolo parve compiersi con una sequela di stati che si eman- ciparono dal giogo europeo. Un ruolo importante l’ebbero intel- lettuali e leader carismatici di quei paesi che si imposero al mondo con le loro ricette e sug- gestioni. Parliamo di Franz Fa- non, Julius Nyerere, Aimé Cé- saire, Léopold Sédar Senghor, Camara. SOTTOSVILUPPO Il meccanismo tuttavia si inceppò ben presto e spinse l’immagina- rio a identificare sempre più il Terzo mondo con sottosviluppo, arretratezza, fame. E subito iniziò a imporsi una domanda: a creare questo effetto era la soffocante logica dei blocchi (Usa e Urss) e il neocolonialismo, oppure l’as- senza di élites autoctone di quei paesi e una classe dirigente nella migliore delle ipotesi cor- rotta? In altri termini il sottosvi- luppo era endogeno o esogeno? Agli oltranzisti modernizzatori americani che demonizzavano le società tradizionali, arretrate per definizione, si contrapposero le teorie neo marxiste che indivi- duavano nei diseguali rapporti di forza tra i paesi le cause del sot- tosviluppo, creando un rapporto di causa-effetto tra la povertà dei paesi del Sud e la ricchezza di quelli del Nord. Era quest’ultima l’impostazione della «scuola della dipendenza» che nacque e si sviluppò per me- rito di studiosi latinoamericani raggruppati intorno alla figura dell’intellettuale argentino Raúl Prebisch. Da qui trasse origine quella lettura dell’economia mondiale incentrata sulla dicoto- mia centro-periferia che avrebbe fatto nascere il movimento terzo- mondista. Il Terzomondismo alla lettera (ci soccorre la Treccani in questo) significa: «Atteggia- mento favorevole ai paesi del Terzo mondo, che può manife- starsi sotto forma di solidarietà politica, di sostegno economico, di forte interesse culturale ecc. Negli anni Sessanta e Settanta del 20° secolo, con il termine Terzomondismo si è indicato un orientamento politico che si è sviluppato soprattutto nell’am- bito della nuova sinistra, di so- stegno alle lotte di liberazione dal dominio coloniale o neocolo- niale, ai movimenti rivoluzionari operanti nei paesi del Terzo mondo e ad alcuni stati come Cuba e la Cina». TRE ASPETTI A leggere questa definizione si direbbe che il termine terzomon- dismo sia relegato in uno scaf- fale polveroso della storia collet- tiva. Lotte anticoloniali? Movi- menti rivoluzionari? Cosa c’en- trano con lo spazio mentale odierno? Eppure ci sono almeno tre aspetti che portano il terzo- mondismo nella nostra vita con- temporanea e sono tre senti- ment molto rilevanti per l’uomo: le cause del sottosviluppo, la te- rapia e il senso di colpa. LE CAUSE La lunga rincorsa della scuola della dipendenza portò fin da su- bito a sinistra. Per dirla con Adriano Sofri, all’idea di «con- trapporre la solidarietà alla ca- rità, dunque la dignità degli sfrut- tati al bisogno dei poveri» (A. So- fri, Chi è il mio prossimo , Sellerio, Palermo, 2007). Abbiamo visto come i problemi del sottosvi- luppo vennero letti nell’acce- zione terzomondista in chiave marxista come generati dallo sfruttamento capitalista a cui ri- mediare non con «l’aiuto», ma con la ricerca di una autentica ri- voluzione di respiro internazio- nale. Su queste considerazioni, negli anni si innestarono ulteriori e an- cora più complesse impostazioni e interpretazioni, strettamente legate alla modernità. Con la vit- toria del «blocco capitalista» ven- nero a crearsi le condizioni per rimettere all’ordine del giorno il Terzo mondo, soprattutto da MONDO © Marco Bello " Arretratezza delle società tradizionali, o diseguali rapporti di forza Nord-Sud, ricchi-poveri?

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