Missioni Consolata - Ottobre 2021

Non offre garanzie, assicura- zioni. C’è solo una parola a chia- mare alla libertà al di là del mare. FIDARSI Arriva un momento in cui la chia- mata al bene, alla vita, sembra assumere la forma di ciò che la nega: sarà il matrimonio per due innamorati, la consacrazione per altri, ma anche la scelta definitiva e irrevocabile in una profes- sione, e altro ancora, saranno tutte quelle sfide e scelte che ognuno di noi conosce e che a volte sfuggono persino a chi ci è vicino. Su tutto ciò, Esodo ribadisce in modo netto che ci sarà bisogno di dare fiducia a ciò che (e a chi) ci promette vita. Non abbiamo garanzie o assicurazioni. E que- sta certezza, che già non sa- rebbe poco, si accompagna al chiarimento di altre coordinate che parlano di che cosa succede al credente di ogni tempo quando si avventura nella rela- zione con Dio, ma in fondo spie- gano anche che cosa accade a chiunque si fidi. Fidarsi resta l’avventura più straordinaria e umanizzante delle vicende di tutti. IL SENSO DELLA PASQUA Proviamo a mettere un po’ in or- dine queste coordinate, così come scaturiscono dal racconto. a) Attraversare, non aggirare. Il mare che ci sfida, che ci minac- cia, che pare negare la pro- messa, può essere vinto soltanto attraversandolo. Non aggiran- dolo, evitandolo, venendo mira- colosamente attratti da un’altra parte. L’abisso si vince guardan- dolo negli occhi. Gesù verrà libe- rato dalla morte morendo. b) Chiamata e relazione . Si può decidere di attraversare questo mare solo perché chiamati da una voce a passare all’altra sponda. Non è frutto di calcolo (nessuna delle questioni impor- tanti della nostra vita può essere semplicemente calcolata, esi- gono tutte che ci fidiamo), ma neppure di solo senso del do- vere. C’è una relazione perso- nale alla base. Chi si sposa, non lo fa per difendere il matrimonio, ma per amare quella persona lì; il genitore che si sacrifica in un la- voro lontano da casa, non lo fa perché è doveroso mantenere i figli, ma perché quei figli hanno dei nomi e delle storie. Non è la mappa a portare al di là del mare, è il «Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe» a invitare a fidarsi e a passare di là. c) La salvezza, la libertà, la vita, non consistono nel tornare in- dietro. Tornare indietro è la ten- tazione del popolo nel deserto, ed è molto spesso la nostra ten- tazione: quella di voltare le spalle alla meta, di vivere di no- stalgia e di rimpianti. La vita au- tentica non sta nel passato, ma può essere raggiunta solo an- dando avanti, procedendo. Il passato può essere conferma di affidabilità di chi chiama o con- sapevolezza di schiavitù, ma non può tornare. d) Davanti c’è una promessa. Non una garanzia, un progetto, ma una parola personale che chiama. Il futuro resta incerto e ambiguo, ma non lo vivremo da soli. e) Una bozza, non un progetto definitivo. Nulla è già inserito in un piano dettagliato. Anche nella storia religiosa spesso lo si è im- maginato, sognato. Le apocalissi ritenevano che Dio avesse già deciso tutto il piano del suo in- tervento. Nel percorso di Esodo, però, tanti passaggi sembrano casuali, imprevisti e imprevedi- bili. Ma tutti si svolgono alla pre- senza di Dio, che non ha proget- tato tutto, eppure garantisce che non abbandonerà nessuno. Già all’inizio della storia, quando Mosè aveva chiesto a Dio di pre- sentarsi, non aveva risposto con una definizione o un progetto, ma con l’assicurazione che non sarebbe sparito (Es 3,14). f) Un paradosso: scelta di amore e libertà. Questo pone il credente nel Dio della Bibbia in una posizione apparentemente paradossale. La storia non è già scritta, Dio non l’ha già in mano e non conosce il futuro. Se così Un cammino di libertà 34 ottobre 2021 MC fosse, l’uomo non sarebbe li- bero. Una delle caratteristiche costanti di tutta la Bibbia (e tan- tissimo di Esodo), invece, è che Dio ricerca la relazione con l’uomo, una relazione di affetto e libera. Quindi, una relazione che esige la piena libertà dell’altro. Non può esistere affetto senza li- bertà: anche chi vorrebbe legare l’amato per non farlo andar via, in realtà vorrebbe che l’amato, pur potendosene andare, non lo voglia fare. Dio è così, rispetta la libertà umana e quindi non sa che cosa risponderà l’uomo. UN «SENSO» DA SCOPRIRE Dio ha tutto in mano e rende pieno di senso il percorso di ogni uomo; ma, nello stesso tempo, decide di ritrarsi, per la- sciare piena libertà a ogni sin- golo essere umano. In tal modo, Dio perde la possibilità di indiriz- zare la storia su binari sensati. Questo, di cui spesso ci lamen- tiamo («Oh, se solo Dio punisse i malvagi! Ma perché permette tutto questo?»), è il segreto della piena libertà e dignità nostra. Dio non ci tratta da bambini pic- coli, ma da adulti che possono responsabilmente e autonoma- mente decidere. Ciò restituisce alle vicende storiche tutta la loro incertezza. No, non tutto è sensato, nella grande storia dell’umanità e nella nostra personale, ma Dio promette che tutto verrà rac- colto, alla fine, in un grande qua- dro di senso e di vita piena. Per una volta, lasciamo che a chiudere la riflessione sul pas- saggio del mare siano le parole di un bravo biblista, Paolo De Benedetti, parole pesate e preci- sissime, che già hanno ispirato molto di quello che c’è scritto in queste pagine: «Il senso dell’E- sodo è che la terra promessa c’è, ed è avanti. Ciò non significa che la storia abbia senso, proba- bilmente non ce l’ha, ma (è que- sto il paradosso del credente) le verrà dato». Angelo Fracchia (Esodo 08 - continua)

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