Missioni Consolata - Aprile 2021

Appaiono le milizie antiguerriglia Smobilitazione della guerriglia M19 Vittime (dirette e indirette) del conflitto Costituzione del 1991 Uccisione di Pablo Escobar I paramilitari si riuniscono nelle AUC Belisario Betancur Partito Conservatore Andrés Pastrana Partito Conservatore Virgilio Barcos Vargas Partito Liberale César Gaviria Partito Liberale Ernesto Samper Partito Liberale 500.000 300.000 1997 1993 1991 1990 1985 36 aprile 2021 L’INTERMINABILE CONFLITTO COLOMBIANO Parole di pace, fatti di guerra L e parole sono importanti, ma spesso in- sufficienti, sopravvalutate o inutili. La Costituzione colombiana, promulgata nel luglio del 1991, parla di pace in tre circostanze: nel preambolo, nell’articolo 22 e nel 95. Nel preambolo si dice che il potere sovrano assicura ai cittadini «la vita, la convi- venza, il lavoro, la giustizia, l’eguaglianza, l’istru- zione, la libertà e la pace». L’articolo 22 afferma che «la pace è un diritto e un dovere di realizza- zione obbligatoria». Infine, secondo l’articolo 95, tra i doveri della persona e del cittadino c’è quello di «promuovere il raggiungimento e il mantenimento della pace». Eppure, nonostante le parole solennemente scritte nella Carta costi- tuzionale, in Colombia la pace è largamente in- compiuta. Ancora oggi essa rimane una promessa di molti e una speranza di tanti. I numeri del conflitto possono cambiare a se- conda delle modalità di raccolta dei dati e dei soggetti che li raccolgono. In tutti i casi si tratta di numeri impressionanti. Il Centro nacional de me- moria histórica , tramite l’ Observatorio de memoria y conflicto , conta le vittime del conflitto distin- guendo tra undici modalità di violenza: azioni di guerra, danni a beni civili, uccisioni selettive, at- tacchi alla popolazione, attacchi terroristici, spari- zioni forzate, massacri, mine antiuomo, ordigni esplosivi improvvisati e ordigni inesplosi, recluta- mento e utilizzo illeciti di bambine, bambini e adolescenti, sequestri, violenze sessuali. Le informazioni, raccolte e minuziosamente cata- logate dall’istituzione, disegnano un quadro det- tagliato di cosa abbia significato e significhi il conflitto interno per i colombiani. Secondo questa fonte, nel periodo 1958-2020 le vittime mortali ( víctimas fatales ) della guerra sono state 266.988. G li attori principali del conflitto sono quelli conosciuti: la guerriglia (politicamente di sinistra), i gruppi paramilitari (politica- mente di destra), gli agenti dello stato, banditi, altri gruppi non identificati. Leggendo i dati dell’ Observatorio de memoria y conflicto , non mancano però le sorprese. Per esempio, la vulgata comune, sia in Colombia che all’estero, ha sempre attribuito le maggiori re- sponsabilità del conflitto alla guerriglia (Farc, in primis). Invece, i colpevoli principali pare siano stati i gruppi paramilitari. Questi sarebbero i primi responsabili delle uccisioni mirate, delle spari- zioni forzate, delle violenze sessuali e dei massa- cri. La guerriglia (Farc, Eln, M-19, Epl, Cgsb), invece, sarebbe in testa per i sequestri, gli attac- chi a centri abitati, la distruzione di infrastrutture pubbliche e l’arruolamento nelle proprie file di ossier Dagli accordi di pace siglati nel 2016 sono trascorsi oltre quattro anni. Il lunghissimo conflitto colombiano è mutato, ma non è terminato. E le cause che lo hanno prodotto sono ancora irrisolte. di PAOLOMOIOLA

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