Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2021

VATICANO ECUMENISMO I l 6 e 7 novembre 2020 si è tenu- to virtualmente il comitato diretti- vo per il Dialogo ortodosso cattoli- co della Fondazione Pro Oriente. Il comitato è costituito da 16 teologi cattolici e ortodossi, e lo scopo delle loro iniziative è di promuove- re il riavvicinamento ortodosso cattolico. Ci sono tre gruppi di la- voro, in questo momento, che stanno portando avanti progetti per avvicinare la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. Il primo è il gruppo «Guarigione della memo- ria». Questo gruppo si occupa in particolare di questioni storiche delicate sul rapporto tra ortodossi e cattolici, con un particolare ac- cento su alcune situazioni specifi- che - in Medio Oriente, nei Balcani e nell’Europa Orientale. Il secondo gruppo di lavoro si chiama « Connecting dialogues », e punta a creare una banca dati per raccogliere informazioni e docu- mentazioni sui dialoghi aperti tra cattolici e ortodossi in tutto il mon- do e mettere questi dialoghi così a disposizione. Il terzo gruppo si chiama «Ricezione e ispirazione». Questo gruppo ha proposto di- versi progetti per facilitare la ri- cezione dei risultati raggiunti dal dialogo nella società. (Aci stampa) TANZANIA SUOR GIULIA D a più di mezzo secolo suor Giulia Vincenza Saviane, mis- sionaria della Consolata, vive in Tanzania. In questi 55 anni di pre- senza ha lavorato soprattutto con i giovani e ha sviluppato il senso dell’arte: canti, balli, danze e alle- gria. «Ho imparato», racconta, «a essere riconoscente per ogni pic- colo e grande dono, ad essere ri- spettosa e pronta nel servizio». Classe 1936, suor Giulia ha speso la sua vita con i giovani e, oggi, con grande dedizione, nonostante la fatica del peso degli anni, si mette ancora a disposizione degli altri con entusiasmo. Si occupa del servizio alle sorelle ammalate, le ragazze della scuola, l’orfano- trofio, i piccoli della scuola mater- na, le postulanti e le aspiranti. Il segreto è «usare la carità con tut- ti», prendendo come bussola le parole del fondatore, Giuseppe Al- lamano: «Il bene va fatto bene». (Vatican Insider) R MC * * Marocco: la Consolata per i migranti D a alcuni anni i missionari della Consolata in Spagna cercano un maggiore coin- volgimento nel lavoro per gli im- migrati allargando la propria col- laborazione ad altre forze impe- gnate sul campo. È stata presa in considerazione la situazione strategica delle città di confine, Ceuta, Melilla, Nador e Tangeri. «Dopo tre visite di gruppi di mis- sionari della Consolata - scrive padre Edwin Osaleh, abbiamo ricevuto una proposta concreta dal cardinale Cristóbal López, ve- scovo di Rabat, che ci ha invitato ad assumerci la responsabilità di lavorare con gli immigrati a Oujda, città marocchina nell’e- stremo oriente del paese, a circa 15 km dal confine con l’Algeria e circa 60 km a Sud del Mar Medi- terraneo. Oujda è un punto di passaggio per molte persone provenienti da vari paesi dell’A- frica subsahariana, con l’inten- zione di raggiungere l’Europa, dopo aver attraversato il deserto e aver sofferto varie difficoltà. Siamo “Chiesa samaritana”, dice mons. Cristóbal, e la parrocchia ha sentito il dovere di accogliere le persone che hanno bussato alla sua porta chiedendo aiuto. In questa parrocchia viene of- ferto tutto l’anno un servizio di accoglienza d’urgenza per i mi- granti in situazioni di vulnerabi- lità. Sono praticamente tutti sub- sahariani: oltre l’80% proviene dalla Guinea Conakry e altri dal Camerun, Sudan, ecc. Molti di loro sono minorenni. Il 12 no- vembre abbiamo iniziato la no- stra presenza a Oujda. Si tratta di una bella esperienza di fede e fraternità, caratterizzata da una relazione ecumenica e interreli- giosa quasi “automatica” in un paese come il Marocco, dove il 98% della popolazione pratica l’Islam. Come ha scritto la Confe- renza episcopale del Nord Africa (Cerna), la presenza della Chiesa in questa terra è quella di essere “servitori di speranza” attra- verso un “apostolato dell’incon- tro”, come Maria, in questi “in- contri di umanità”». Imc Marocco: padre Edwin Osaleh, primo missionario della Consolata a Oujda. * 9 gennaio-febbraio 2021 MC

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