Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2021

4 chiacchiere con... vivere la fede, perché Gesù non è un ideale o un pensiero filoso- fico, Gesù è una persona viva, che ama, che si fa amare, e l’a- more non ha tempo e non ha età. IL MIRACOLO Il 12 ottobre del 2010, mentre si celebrava il ricordo di Carlo nella parrocchia di Nostra Si- gnora Aparecida di Campo Grande, in Brasile, al momento della benedizione con una sua reliquia, si avvicinò al sacerdote celebrante un uomo con il suo bambino in braccio, affetto da pancreas anulare, una rara ma- lattia, che causava al bambino continui conati di vomito, anche se ingeriva solo liquidi. Giunti di- nanzi alla reliquia, il bambino chiese al padre cosa dovesse dire e il padre rispose: «Chiedi di smettere di vomitare». Ba- ciando la reliquia il bambino ri- peté le parole «smettere di vo- mitare». Da quel momento il vo- mito cessò per non tornare più. Nel mese di febbraio del 2011 i genitori sottoposero il bambino a nuove analisi ed emerse che il piccolo era totalmente e inspie- gabilmente guarito. Questo mi- racolo è stato riconosciuto dalle Commissioni della Congrega- zione delle Cause dei Santi per la beatificazione di Carlo. BEATIFICAZIONE Constatata la grande fama di santità di cui Carlo ha goduto sin dal giorno della sua morte, il 15 febbraio 2013 fu istruito il processo diocesano per la sua beatificazione, conclusosi il 24 novembre 2016. Carlo fu dichiarato venerabile il 5 luglio 2018. Il 6 aprile 2019 fu riesumato (come è tradizione fare nel caso di cause di beatificazione) e il corpo fu trovato in buono stato di conservazione, ancora con tutti gli organi integri. Ne fu pre- levato il cuore (come reliquia) e il corpo fu trattato per la conser- vazione. Fu quindi traslato nel Santuario della Spogliazione, dove si venera all’interno di un monumento funebre, dotato di vetro, che permette, durante le ostensioni, di vederne il corpo. Il 20 febbraio 2020 fu promul- gato il decreto sul miracolo. La cerimonia religiosa della sua beatificazione si tenne il 10 otto- bre 2020, celebrata nella sua amata Assisi. PATRONO DELL’INTERNET? Nell’esortazione apostolica Christus vivit - scritta a fine marzo 2019 -, papa Francesco, dopo aver ricordato tanti santi e sante giovani, ha un ricordo par- ticolare per Carlo e le sue bril- 74 gennaio-febbraio 2021 MC lanti doti informatiche. «Ti ri- cordo - scrive nei nn. 104-106 - la buona notizia che ci è stata donata il mattino della Risurre- zione: che in tutte le situazioni buie e dolorose di cui parliamo c’è una via d’uscita. Ad esem- pio, è vero che il mondo digitale può esporti al rischio di chiu- derti in te stesso, dell’isola- mento o del piacere vuoto. Ma non dimenticare che ci sono giovani che anche in questi am- biti sono creativi e a volte ge- niali. È il caso del giovane vene- rabile Carlo Acutis. Egli sapeva molto bene che questi meccanismi della comu- nicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare sog- getti addormentati, dipendenti dal consumo e dalle novità che possiamo comprare, ossessio- nati dal tempo libero, chiusi nella negatività. Lui però ha sa- puto usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare va- lori e bellezza. Non è caduto nella trappola. Ve- deva che molti giovani, pur sem- brando diversi, in realtà fini- scono per essere uguali agli al- tri, correndo dietro a ciò che i potenti impongono loro attra- verso i meccanismi del con- sumo e dello stordimento. In tal modo, non lasciano sbocciare i doni che il Signore ha dato loro, non offrono a questo mondo quelle capacità così personali e uniche che Dio ha seminato in ognuno. Così, diceva Carlo suc- cede che “tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Non lasciare che ti succeda questo». Queste parole di papa France- sco hanno incoraggiato l’inizia- tiva di chiedere che Carlo sia proclamato il patrono del web. don Mario Bandera © Santuario della Spogliazione, Assisi / la tomba del beato Cralo Acutis

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