Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2021

primo blando tentativo di negare la realtà dei campi, ha ammesso la loro esistenza trovandone la giustificazione nella sicurezza nazionale: è in- negabile, infatti, che dal 2017, anno in cui è stata rafforzata la politica di Xi Jinping e di Chen Quanguo, le violenze nello Xinjiang sono presso- ché scomparse. Secondo le ormai numerose te- stimonianze raccolte da autori e ricercatori (molt i dei quali con trascorsi decisamente ostili alla po- litica cinese), i cittadini sospettati di essere «in- fettati» da uno o più dei «tre demoni» hanno le seguenti caratteristiche: sono di etnia uigura, un’età tra i 15 e i 55 anni, disoccupati, credenti praticanti, hanno almeno un parente in uno stato straniero e hanno visitato o tentato di visi- tare uno dei 26 paesi considerati politicamente delicati. Particolarmente sotto osservazione sono i villaggi più poveri e isolati. La vita nei campi varia a seconda della persona che la racconta. Per alcuni, i campi sono caratterizzati dalle con- dizioni più misere e derelitte, una vita fatta di in- giustizie, violenze gratuite, torture, esecuzioni sommarie. Secondo altri, nei campi si vivono in- vece giornate abbastanza serene, passate effetti- vamente a studiare e lavorare nelle quali non manca anche il tempo libero. Dopo essere stata per lungo tempo, terra igno- rata e isolata, oggi lo Xinjiang da nuova frontiera si è trasformata in una nuova porta attraverso cui dovrebbe passare il futuro sviluppo econo- mico non solo cinese, ma di tutta l’Asia. Tuttavia, affinché questo progetto possa essere accolto positivamente, ci sarebbe bisogno che venga costruito coinvolgendo in modo attivo e propositivo tutti gli attori a cui Pechino afferma di rivolgersi. Piergiorgio Pescali Cina e Xinjiang Hanno firmato questo dossier: PIERGIORGIO PESCALI - Ricercatore scienti- fico, il suo lavoro lo porta a viaggiare per il mondo collaborando come giornalista con radio, riviste, quotidiani in Europa e in Asia. Sudest asiatico, penisola coreana e Giap- pone sono le zone che segue con più inte- resse. È uno dei maggiori conoscitori della Corea del Nord che frequenta con regolarità dal 1996. Sul paese ha recentemente pubbli- cato La nuova Corea del Nord, come Kim Jong Un sta cambiando il paese (Castelvec- chi, 2019). Ha inoltre scritto: Indocina (Emil, 2010), Il custode di Terrasanta. A colloquio con Pierbattista Pizzaballa (Add, 2014), S-21, nella prigione di Pol Pot (La Ponga, 2015). Da anni è fedele collaboratore di MC. A CURA DI PAOLO MOIOLA - Giornalista, redazione MC. FOTO DELLE COPERTINE A Donne in un negozio di tessuti al mercato di Kashgar (pag. 35); una statua di Mao Zedong, il «grande timoniere», a Kashgar (pag. 50). Archivio MC ● Gabriele Battaglia, «Cosa vogliono di più?» , dicembre 2015; ● Alessandra Cappelletti, Silenzio su Ilham Tohti , aprile 2014; ● Tania Di Muzio, L’ultimo bazar , febbraio 2011; ● Alessandra Cappelletti, Anche gli Uiguri vogliono esistere , dicembre 2008. Tutti gli articoli sono scaricabili - gratuitamente - in formato Pdf dalla sezione dello «sfogliabile» ospitata sul sito della rivista. Invitiamo i lettori ad approfittare di questa opportunità.

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