Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2021

Ringraziando per monsignor Ambrogio Ravasi DA «MAISHA MAGUMU » A «MAISHA MAZURI » KENYA MC A L o ricordo bene quel giorno. Ero in noviziato, quando il 9 febbraio 1957 ci fu comunicato che tre nostri confratelli venivano ordi- nati sacerdoti a Washington. Uno di loro era padre Ambrogio Ravasi. Erano stati i primi ad es- sere inviati a studiare teologia alla Catholic University of Ame- rica . Un atto coraggioso e lungi- mirante da parte della Direzione generale di allora. L’intercultura- lità, anche teologico accade- mica, faceva capolino. Ambrogio Ravasi, sacerdote, e missionario. Il sacerdozio mis- sionario ha caratterizzato tutta la sua vita. Aveva cuore e spirito pastorale anche quando era oc- cupato in altre attività e in uffici amministrativi. Sia a Buffalo, che a Somerset, tutti potevano con- tare sulla sua pronta disponibi- lità per vari servizi religiosi. Era gioia per lui. UN UOMO GIOIOSO Gioia, semplicità, serenità lo con- notavano. Tutti ne venivano toc- cati e ne parlavano con ammira- zione. Accoglieva e accomiatava con sorriso di cordialità. Conosco pochi missionari polie- drici come lui, per obbedienza, o necessità, o carisma. Negli Stati Uniti è stato insegnante, maestro dei novizi, primo superiore e for- matore del seminario di Buffalo, poi superiore delegato, quindi Dal 30 ottobre scorso non abbiamo più la franca risata e gli occhi allegri di monsignor Ambrogio che è stato per 25 anni vescovo della diocesi di Marsabit in Kenya. Ora dal cielo continua l’opera di intercessione già iniziata nel santuario della Consolatrice sul monte di Marsabit. a cura di GIGI ANATALONI su testo di GIUSEPPE INVERARDI 28 gennaio-febbraio 2021 MC © AfMC / Gabriele Soldati

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