Missioni Consolata - Ottobre 2020
N el 2018, circa 270 mi- lioni (stima media tra i 166 e i 373 milioni) di persone nel mondo ha fatto uso di droga almeno una volta. La maggior parte (192 mi- lioni) ha consumato cannabis, mentre in 58 milioni hanno as- sunto oppioidi, categoria che riu- nisce gli oppiacei, cioè i prodotti derivati dal papavero da oppio - utilizzati da 30 dei 58 milioni di persone - e i loro analoghi sinte- tici, semisintetici o alcune so- stanze prodotte naturalmente dal corpo. Seguono 27 milioni di utilizzatori di anfetamine e altri stimolanti, 21 milioni che usano Mdma (comunemente detta ec- stasy) e 19 milioni di persone che fanno uso di cocaina @ . Recentemente Netflix ha propo- sto un documentario in sei pun- tate che ha riscosso molto suc- cesso, The Business of Drugs @ . Il documentario, condotto dall’ex agente della Cia, Amaryllis Fox, raccoglie le testimonianze di- rette non solo di esperti e stu- diosi, ma anche di vittime delle dipendenze, di spacciatori, di coltivatori e di altre persone che a vario titolo lavorano nel traffico di stupefacenti. Mostra anche come sono cambiate alcune rotte del traffico di droga in rela- zione a nuovi conflitti che hanno interrotto i percorsi precedenti. Due delle puntate parlano di eroina e cocaina e dei centri ne- vralgici dei rispettivi traffici: il Kenya, e in particolare la città e il porto di Mombasa, e la Colom- bia, con il grande porto di Buena- ventura. KENYA IL NUOVO CROCEVIA MONDIALE DELL’EROINA L’eroina non viene prodotta in Kenya ma principalmente in Asia centromeridionale, specialmente in Afghanistan, dove il trenta per cento del Pil è legato alla produ- zione del papavero da oppio che dà lavoro a circa 600mila afghani. Si tratta di un mercato in espan- sione, segnala il responsabile per l’Africa orientale dell’Ufficio delle Nazioni unite per il controllo della droga e la prevenzione del cri- mine, Amado de Andres. La pro- duzione di eroina è pari a 10mila tonnellate - la più grande negli ul- Le rotte del traffico di eroina passano oggi attra- verso il Kenya, in particolare nella seconda città del paese che ospita un grande porto: Mombasa. Buenaventura, in Colombia, è invece da anni uno snodo importante per il traffico di cocaina. Le conseguenze per il tessuto sociale e l’economia sono, sia in Kenya che in Colombia, devastanti. cooperando MC R LA RUBRICA DI MISSIONI CONSOLATA ONLUS Le nuove rotte della droga di Chiara Giovetti www.missioniconsola taonlus.it 64 ottobre 2020 MC Qui: Fort Jesus a Mombasa, ricordo dei tempi del dominio islamico e anche portoghese. Mombasa è sempre stato un porto importante per tutta l’Africa del l’Est e centro di commerci e traffici più o meno leciti. * © AfMC / Gigi Anataloni
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=