Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2020

una sola volta, per farsi il vac- cino dell’influenza comune. Gli assistenti sanitari non lo hanno nemmeno fatto scendere dalla macchina, ma gli hanno sommi- nistrato il siero direttamente nella vettura. Le circa trentamila vite che po- polano la comunità Che Gue- vara, ogni giorno debbono af- frontare una loro piccola lotta personale. Oggi, con l’emer- genza legata al coronavirus, ogni minima situazione di disa- gio sembra essersi amplificata a dismisura. Fortunatamente quella grande vono con i nonni che, tuttavia, spesso non riescono a stare dietro ai loro nipoti. La maggioranza dei nuclei fami- liari è disgregata e questo si deve a varie cause, ad esempio l’uso o lo spaccio di droga. Tante volte gli uomini della co- munità non si prendono le loro responsabilità e le donne sono costrette a caricare su di sé tutto il peso della propria fami- glia. Accade però che anche loro, le donne, a volte decidano di vi- vere con altri uomini che ripu- diano i figli delle loro vecchie re- lazioni, e questo costringe i nonni a farsene carico. Vite che camminano al limite, sempre in bilico, ostaggi di una società che non ha uno spazio ade- guato per loro. Musica e miseria s’intrecciano nel dedalo delle viuzze in terra battuta, dove ogni bambino cerca un suo modo personale per poter so- pravvivere in un luogo così diffi- cile come la favela. STORIA DI GEORGE Forse però il disagio più grande lo vivono le persone con pro- blemi di disabilità. Come nel caso di George, un ragazzo di diciassette anni con una patolo- gia neurologica. Il giovane ha anche una forma di asma molto grave e i genitori hanno dovuto costringerlo a casa durante la quarantena per evitare ogni ri- schio di contagio. George è uscito con i genitori anima latina che occupa il cuore delle persone sembra non ce- dere allo sconforto. La forza della vita è un suono dolce e profumato che ancora resiste. Gianluca Uda * 61 agosto-settembre 2020 MC ( * ) Nato a Roma nel 1982, Gianluca Uda ha lavorato come cooperante in paesi in via di sviluppo tra cui la Bolivia, il Bangladesh, il Kenya, l’Ecuador. Attualmente lavora in Brasile. Ha appreso la fotografia grazie al padre Francesco. Usa il mezzo fotografico come strumento di denuncia sociale. Le donne sono costrette a caricarsi tutto il peso della propria famiglia. " A MC

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