Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2020

dio per acro di terra: si va dai 7,27 dollari del Colorado ai 41,37 di Washington. Insomma, dopo essere stati cac- ciati o deportati, i popoli nativi videro il loro diritto alla terra messo in vendita sul mercato. E ciò in base a una legge del 1887 - il Dawes Act (o General Allot- ment Act) - con la quale il go- verno centrale voleva assimilare i nativi al resto della popola- zione facendo loro accettare i principi del capitalismo e della proprietà privata, inesistenti nelle culture indigene. La norma venne annullata nel 1934, ma or- mai i danni materiali e culturali erano fatti. Secondo la Indian Land Tenure Fundation , i popoli nativi persero 364mila chilome- tri quadrati di terra (un’esten- sione superiore a quella dell’in- tero territorio italiano). SUPREMAZIA BIANCA La prima seduta del Congresso degli Stati Uniti ebbe luogo nel 1789. In 221 anni sono entrati nel Congresso soltanto 22 na- tivi. Le prime due donne sono state elette in questa legislatura. Si tratta di Sharice Davids (della tribù degli Ho-Chunk) e Deb Haaland (della tribù dei Pue- bloans), entrambe appartenenti al partito Democratico. «L’amministrazione Trump - ha commentato la Haaland in un tweet del 25 giugno - non rico- nosce l’incredibile storia cultu- rale delle popolazioni indigene in questo continente. La difesa della supremazia bianca da parte del presidente è incredi- bilmente offensiva e le sue azioni riflettono la sua man- canza di rispetto per le comu- nità native». Per gli indiani d’America «il sen- tiero delle lacrime» pare non aver mai fine. Paolo Moiola (prima puntata - continua) * STATI UNITI Qui a lato: l’ex presidente Barack Obama, attorniato da membri della propria amministrazione e da leader indiani, firma il «Tribal Law and Order Act» (29 luglio 2010). | Sotto: cavalli nella Monument Valley, nella riserva della Nazione Navajo. * © Saul Loeb- Afp/Getty - Obama White House Archives © Steen Jepsen - Pixabay " Per i popoli nativi, il «sentiero delle lacrime» non è ancora terminato.

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