Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2020

Per rimanere in tema di rapporti tra popolazione e forze dell’or- dine, già nel 2015 un dossier dei Lakota del South Dakota evi- denziava l’uso sproporzionato della forza da parte della polizia nei confronti dei nativi. E a sup- porto citava le considerazioni del Centre of disease control and prevention (Cdc, equiva- lente al nostro Istituto superiore di sanità): «Il gruppo razziale a maggior rischio di uccisione da parte delle forze dell’ordine è quello dei nativi americani, se- guito dagli afro americani, dai latini, dai bianchi e dagli asiatici * STATI UNITI americani». Inoltre, il numero degli indiani rinchiuso in carceri federali o locali è varie volte più alto di quello di qualsiasi altra etnia. Secondo il rapporto dei Lakota, ciò è dovuto a pratiche discriminatorie indotte dal razzi- smo delle forze dell’ordine e alla povertà degli accusati che non possono permettersi di pa- gare un avvocato. Per rimanere sull’attualità, va ri- cordata l’arroganza della Casa Bianca rispetto alle questioni che coinvolgono i territori dei nativi. Donald Trump - in lizza per un posto di rilievo nella clas- sifica dei peggiori presidenti della storia Usa - a gennaio 2020 ha sbloccato il progetto del gasdotto Keystone XL, che lui stesso aveva riesumato con un ordine esecutivo nel gennaio 2017, dopo che il suo predeces- sore Barack Obama lo aveva ac- cantonato. Il progetto prevede un gasdotto lungo quasi 1.900 chilometri che dovrebbe trasportare il petrolio da Hardisty (Alberta, Canada) a Steel City, nel Nebraska, dopo aver attraversato Montana e South Dakota. Un altro ga- sdotto, già attivo e molto conte- stato da ambientalisti e nativi, è il «Dakota access pipeline» che percorre (interrato) il North Dakota, il South Dakota, lo Iowa e l’Illinois. Il petrolio vi scorre da tempo, ma le controversie non si sono mai fermate. Tanto che lo scorso 6 luglio un giudice di- strettuale ha sentenziato che è necessaria una valutazione am- bientale più accurata e che, nel frattempo, l’oleodotto deve es- sere chiuso e svuotato del pe- trolio entro il 5 agosto (New York Times). A parte le pesanti conseguenze ambientali dei due progetti, quello che colpisce è l’assoluta mancanza di rispetto nei con- fronti delle popolazioni native sui cui territori gli oleodotti si trovano o troveranno a transi- tare. Assenza di consultazione, rischio di inquinamento delle Tab. 1 / Nativi americani*: i numeri ● numero nativi* al 2010: 5,2 milioni ● percentuale su popolazione: 1,7 per cento ● numero nativi ante-Conquista: 10-12 milioni ● entità tribali* riconosciute: 574 ● riserve indiane: 326 ● nativi residenti nelle riserve: 22 per cento ● riserva principale: Navajo Nation ● i 10 popoli principali: Cherokee, Navajo, Choctaw, Sioux, Chippewa, Apache, Blackfeet, Iroquois, Pueblo, Creek. (*) «Natives», «native americans», «native american population», «native peoples», «indian tribes», sono i termini utilizzati negli Stati Uniti per «indigeni» e «popoli indigeni». Nel conteggio dei nativi sono inclusi gli indigeni dell’Alaska (100mila circa) ed esclusi quelli delle Hawaii (500mila). (Pa.Mo.) F ONTI : Census Bureau (census.gov); National Congress of American Indians (ncai.org ); Bureau of Indian Affairs (bia.gov).

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