Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2020

Sopra: il logo della Rete interdiocesana nuovi stili di vita. Qui: alcuni dei libri scritti da Adriano Sella. L’ultimo, in uscita in questi giorni per San Paolo, s’intitola Nel domani del virus. Trenta nuove prassi rese necessarie dal Covid 19: una al giorno . * * * ITALIA " La vita cristiana è bellezza. La sobrietà non è sacrificio, ma liberazione. Non è austerità, privazione, ma liberazione da tutto quello che è inutile. 28 agosto-settembre 2020 MC L’anno speciale prevede ini- ziative come «il patto globale sull’educazione» e «l’econo- mia di Francesco», entrambe previste inizialmente nella prima metà del 2020 e poi rinviate a causa della pande- mia. Poi la tavola rotonda va- ticana al forum economico mondiale di Davos, un raduno di leader religiosi e altro. Quello che ci ha colpiti però è la piattaforma pluriennale di iniziative «per rendere le co- munità di tutto il mondo total- mente sostenibili, nello spirito dell’ecologia integrale della Laudato si’ », cioè il progetto di far partire ogni anno per dieci anni un «gruppo» di fa- miglie, parrocchie, diocesi, scuole, università, ospedali, imprese, ordini religiosi, che s’impegnino pubblicamente per 7 anni in un percorso di conversione ecologica. Cosa pensi di questo pro- gramma ambizioso che copre un arco di tempo di addirit- tura di 17 anni? «È una metodologia importante dal punto di vista educativo. L’i- dea dei sette anni, che porta in sé la dimensione biblica del nu- mero sette, è bella. È un periodo sufficiente per lavorare bene e per mettere in atto dei percorsi concreti di cambiamento. In un settennio c’è il tempo per coin- volgere, si possono fare verifi- che, riorganizzare le cose, ecc. La prospettiva di questo tempo lungo ci aiuterà a far diventare l’enciclica una prassi della vita». È una scommessa anche per il prossimo papa. «Sì, questo processo diventa ir- reversibile. Se avviato bene, con la spiritualità al centro, è come costruire la casa sulla roccia. È un segno bello di speranza. Io credo che la Laudato si’ sia l’u- nica enciclica che ha cambiato anche lo stile ecclesiale. Tutte le encicliche producono una bella attenzione quando escono, ma questa ha cambiato anche il modo di essere chiesa, di pro- grammare a livello di parrocchie, di gruppi, e a livello culturale». Anche nella società laica l’en- ciclica è un riferimento. «Qualche tempo fa, Paolo Cac- ciari, fratello del filosofo, giornali- sta e leader di movimenti am- bientalisti, mi ha detto che l’enci- clica è stata molto importante per il mondo laico, soprattutto per aver connesso le due facce della stessa medaglia: il grido della Terra e il grido dei poveri. Non esiste una priorità ambien- tale, o una priorità sociale, ma un’unica grande questione». Una connessione che tu hai vissuto in Amazzonia. «Sì, il grido della Terra e dei po- veri in America Latina è da anni una questione unica. Proporre al mondo intero di vedere la Terra come madre e sorella è una rivo- luzione. La Terra non può essere vista solo come un contenitore di risorse. Deve essere vista come madre. Per i laici è Gaia, un super organismo vivente. Per i cristiani è parte del creato, è dono di Dio. La Terra non è merce, non è da spremere. Se cambia la nostra visione cultu- rale sulla Terra, cambia il nostro modo di relazionarci con lei». Luca Lorusso

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