Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2020

Cos’è la Rete interdiocesana? «Quando sono tornato in Italia nel 2002, la diocesi di Padova mi ha coinvolto in un lavoro pa- storale sui nuovi stili di vita. Al- lora sono andato in altre diocesi, dove sapevo di alcuni percorsi già in atto: Verona, Trento, Bol- zano-Bressanone, Venezia, Bre- scia. Da quei contatti è nato il desiderio di metterci insieme, scambiarci esperienze, e, nel 2007, è nata la Rete che oggi conta circa novanta diocesi. Fare rete è importante, perché ci si rafforza a vicenda. È uno dei nostri 10 obiettivi: “La narrazione dell’alternativa”. Il male fa noti- zia. La gente è impregnata di pessimismo, e parla sempre di quello che non va. Per questo è necessario narrare la speranza, far vedere che ci sono alterna- tive possibili. L’obiettivo della società dei con- sumi è quello che io chiamo “la nuova rassegnazione”, come dice la Laudato si’ : “Più il cuore della persona è vuoto, più ha bi- sogno di oggetti da comprare, possedere e consumare” (LS 204). Noi dobbiamo tirare fuori il bene, raccontarlo, farlo vedere». L’anno speciale sulla Laudato si’ propone una conversione ecologica che chiama in causa i nuovi stili di vita. Tra le iniziative previste, c’è quella della «giornata per la custodia del creato» del 1 set- tembre. Nel messaggio che l’accompagna, in riferimento alla pandemia, si legge: «Ab- biamo toccato con mano tutta la nostra fragilità, ma anche la nostra capacità di reagire soli- dalmente ad essa. Abbiamo capito che solo operando as- sieme - anche cambiando in profondità gli stili di vita - pos- siamo venirne a capo». «Gli umani cambiano molto per necessità e poco per virtù, ma i cambiamenti procurati dalla paura, ad esempio del Covid-19, durano poco. Quando il pericolo passa, si torna a vivere come prima. Quando, invece, il cam- biamento è motivato, è maturato per amore, quando capisci che è più bello vivere sobriamente, con meno oggetti e più relazioni, la vita cambia ed è più libera. Quando è uscita l’enciclica nel 2015, abbiamo fatto un balzo di gioia. Ci siamo sentiti confermati nel lavoro che stavamo facendo già da tempo. La Laudato si’ è diventata subito un faro per noi. È un pozzo inesauribile. Non è solo teoria, ma una spinta a met- tere in atto comportamenti belli. La Cei ha indetto la prima gior- nata del creato nel 2006, mossa dal movimento ecumenico: è, in- fatti, nata nell’89 dalla Chiesa or- todossa di Costantinopoli per la quale il primo settembre è l’inizio dell’anno liturgico. È bella l’idea d’iniziare l’anno all’insegna della custodia del creato». Altra iniziativa compresa nell’anno speciale, è quella denominata «il tempo del creato»: un mese, dal 1 set- tembre al 4 ottobre, dedicato alla spiritualità ecologica. Possiamo dire che la spiritua- lità è il punto di partenza di una conversione ecologica che sia profonda e duratura? «Anche il mondo laico lavora nella promozione dei nuovi stili di vita. Qual è l’approccio cri- dal basso, e un’alleanza tra tutti gli uomini di buona volontà». Dare ascolto «al grido della Terra e al grido dei poveri» è possibile. Mettere in atto cambiamenti profondi che promuovano una vita bella nella casa comune è una strada percorribile. Ce lo dicono da anni le molte voci che, provenienti spesso dal mondo missionario, propongono il cambiamento all’insegna di «nuovi stili di vita». Ne abbiamo parlato con Adriano Sella, «laico missionario nella cu- stodia del creato», promotore e coordinatore dal 2007 della Rete interdiocesana nuovi stili di vita. Adriano, come nasce il tuo im- pegno per i nuovi stili di vita? «Dal 1990 al 2002 sono stato in Amazzonia. Lì mi sono innamorato della giustizia, ho capito che biso- gna smettere con l’assistenziali- smo e costruire rapporti giusti. Nel 1995 ho portato in Italia un documento elaborato in Amaz- zonia dalle comunità cristiane e i movimenti popolari. Diceva: “Noi del Sud chiediamo a voi del Nord giustizia, e non elemosina”. Da lì è nato a Vicenza, dove vivo oggi, il movimento “Gocce di giustizia”, persone con la voglia di mettere assieme i gruppi che già lavoravano in quella dire- zione, e abbiamo iniziato a edu- carci a cambiare stili di vita». 26 agosto-settembre 2020 MC " Noi dobbiamo tirare fuori il bene, raccontarlo, farlo vedere. © Movimento Gocce di Giustizia © Adriano Sella * ITALIA

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