Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2020

Qui: Ilda Paulo, sopravvis suta a un attacco islamista ad Aldeia da Paz, nei pressi di Macomia (agosto 2019). A destra: una donna con suo figlio ad Aldeia da Paz (Ma comia), dopo l’attacco del 24 agosto 2019. * * 16 agosto-settembre 2020 MC fonte missionaria che vuole ri- manere anonima - non hanno mai dimostrato atteggiamenti violenti o di intolleranza. L’islam si è fuso con la cultura locale e ha dato vita a una fede aperta e tollerante. I rapporti tra cristiani e musulmani sono sempre stati amichevoli. Si lavora e si vive in- sieme in serenità». Questa pace sociale ha iniziato a essere messa in discussione dopo la scoperta nel 2010, da parte dell’americana Anadarko e dell’italiana Eni, di enormi gia- cimenti di gas proprio davanti alle coste di Cabo Delgado. At- tualmente, tre dei maggiori pro- getti di gas naturale liquefatto al mondo sono in fase di realizza- zione, con un investimento com- plessivo che arriverebbe a su- perare i 50 miliardi di dollari. Due di questi, Coral South e Ro- vuma Lng, vedono Eni tra le di- rette interessate. «Il Mozambico - scrive il quotidiano “Il Sole 24 Ore” - promette di diventare nel giro di cinque anni il secondo fornitore di gas naturale lique- fatto al mondo, superato sol- tanto dal Qatar. Uno sviluppo col turbo, almeno nelle aspirazioni, persino più ve- loce di quello pianificato dagli Stati Uniti per lo shale gas (il pe- trolio da scisto)». * MOZAMBICO Lo sfruttamento di questi vasti giacimenti ha comportato l’e- sproprio di numerose terre e la forte riduzione delle aree di pe- sca. Ciò ha creato ulteriore diffi- coltà e disoccupazione in una terra povera. E, ovviamente, ha alimentato il malcontento tra la popolazione che viveva già sulla soglia della povertà. GLI ESTREMISTI In questo contesto, dominato dalla miseria e dallo sfrutta- mento straniero delle risorse, hanno iniziato a manifestarsi le prime forme di malcontento e di rabbia. Una decina di anni fa è nato il gruppo Ahlu sunnah wa jamo / Ansar al-Sunna. Si sa con certezza che a crearla sono stati Nur Adremane e Jafar Alawi, en- trambi di Mocimboa da Praia. Due musulmani fondamentalisti che si sono ispirati ad Aboud Rogo, un predicatore islamico che si ritiene sia stato tra gli or- ganizzatori dell’attentato all’am- basciata Usa a Nairobi nel 1998, e tra i finanziatori di al-Shabaab in Somalia (prima di essere as- sassinato a Mombasa nel 2012). I due predicatori mozambicani hanno iniziato a frequentare le moschee di Cabo Delgado inco- raggiando i giovani a lasciare le scuole governative e ad accet- tare «borse di studio» per fre- quentare le scuole coraniche in Sudan e in Arabia Saudita. È proprio nella Penisola arabica che questi mozambicani si sono radicalizzati. Sono giovani tra i 25 e i 30 anni, principalmente Kimwani, il gruppo etnico più emarginato socialmente ed eco- nomicamente. Da qui in avanti la storia si è fatta più nebulosa. Al gruppo originario si sarebbero aggiunti miliziani provenienti da Tanza- nia, Somalia e Grandi Laghi (Rd Congo, Ruanda, Burundi). Da questo gruppo radicalizzato, che promuove un’applicazione dura e letterale della legge isla- mica, nel 2013 avrebbe poi preso forma al-Shabab (senza però avere alcun rapporto con l’omonimo, ma più famoso, gruppo jihadista somalo). Sono supposizioni basate su elementi sommari. Non si sa, per esempio, dove trovino i fondi per finanziarsi e chi abbia promosso le loro azioni. Ciò che è certo è che, nel 2015, sono ini- ziate le prime violentissime ope- razioni sul campo. TERRORISMO I primi attacchi vengono orga- nizzati nelle campagne della provincia di Cabo Delgado nel © AFP/ Marco Longari

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