Missioni Consolata - Aprile 2020

La signora Emanuela con p. Francesco Pavese, suo valido aiuto nella stesura della tesi. * presenza viva 78 aprile 2020 MC Il 5 luglio 2019, la signora Emanuela Costamagna ha conseguito, a pieni voti, la Laurea magi- strale presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Torino, difendendo la tesi dal titolo: «Beato Giuseppe Allamano. Fedeltà e novità nel suo pensiero teologico e nella sua attività missionaria». La prima parte di questo articolo è stata pubblicata su «Missioni Consolata» di gennaio. In questo numero ne pubblichiamo la seconda e ultima parte. Giuseppe Allamano: fedeltà e novità Il quarto capitolo è la «perla» della tesi sull’Allamano, scritta con passione dalla si- gnora Emanuela Costamagna, e va conside- rato come una spinta in avanti. L’autrice esamina dal punto di vista teolo- gico alcuni degli aspetti più importanti indi- viduati nei primi tre capitoli e fa emergere che l’Allamano può essere considerato «fi- glio del suo tempo» perché viveva appieno la visione teologica del suo periodo storico. Tuttavia, pensando che il suo scopo era for- mare giovani uomini e donne che presto sarebbero stati inviati lontano con lo stesso spirito missionario, ha insistito su alcuni aspetti particolari portando delle sue origi- nalità che potrebbero racchiudersi nelle sue stesse parole: «amare e farsi santi è la stessa cosa». Alla fine della tesi c’è un’interessante con- clusione. Ecco qualche tratto ripreso alla lettera: «Al termine del percorso che mi ha portato alla stesura di questa tesi, posso dire che, sebbene già conoscessi la figura del beato Allamano e alcuni missionari e suore della Consolata, ho avuto la possibi- lità di approfondirne il carisma e il pensiero. Nel corso della tesi ho avuto modo di ana- lizzare come maturò il suo carisma ricevuto dallo Spirito e quali novità introdusse con le sue riflessioni. Anzitutto si può constatare che l’Allamano fondava il suo pensiero su solide basi: da una parte il messaggio del Vangelo con il suo annuncio della salvezza portata da Cristo e del ruolo di corredentrice di Maria e dall’altra una importante atten- zione al prossimo, mettendo insieme il co- mando di Cristo “andate dunque e ammae- strate tutte le nazioni” (Mt 28, 19) con quello di “amerai il prossimo tuo come te stesso” (Mt 22,38). L’Allamano trasferì la sua grande attenzione per il prossimo nello spirito dei missionari. La sensibilità che richiedeva verso gli indi- geni era molto particolare, portava avanti delle istanze che al suo tempo non erano sempre comprese da tutti. Sicuramente la fede che richiedeva doveva essere vissuta pienamente nella vita pratica attraverso le

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