Missioni Consolata - Aprile 2020

DANNI E COSTI La Fao ha stimato in 76 milioni di dollari i fondi necessari per con- trastare l’infestazione; a febbraio ne erano arrivati 21 di cui 10 messi a disposizione del Fondo centrale per gli interventi d’e- mergenza (Cerf) delle Nazioni unite, che serviranno per intensi- ficare sia gli interventi a terra che per utilizzare aerei che spruzzino i pesticidi. Secondo la rivista Science , la Somalia, per proteggere i propri pascoli e il bestiame, sta ten- tando con l’aiuto della Fao di combattere le locuste con bio pesticidi @ invece che con pesti- cidi chimici, utilizzando un fungo - il metarhizium acridum - che produce una tossina in grado di uccidere soltanto le locuste e gli altri insetti della famiglia delle ca- vallette. L’India si è invece attrez- zata acquistando droni per il mo- nitoraggio e, se necessario, l’irro- razione aerea delle zone invase con pesticidi @ . Se in India la situazione è per il momento sotto controllo, il vicino Pakistan si trova a fronteggiare la peggior infestazione di locuste in vent’anni e ha dichiarato lo stato d’emergenza. LE CONNESSIONI CON GLI EVENTI CLIMATICI A favorire l’attuale invasione di locuste sono stati tre successivi cicloni e le piogge torrenziali che questi hanno portato fra metà del 2018 e la fine del 2019. Nel mag- gio del 2018, ricostruisce ancora Science , un ciclone - Mekunu - ha colpito la zona del Rub’ al Khali, uno degli erg (deserti di sabbia) più grandi del mondo fra Oman, Yemen e Arabia Saudita, portando inusuali piogge che hanno provocato un altrettanto insolito aumento della vegeta- zione. Le locuste, che hanno così trovato nutrimento in abbon- danza, sono aumentate di quat- trocento volte rispetto al loro nu- mero abituale. A prevenire il calo della popola- zione di insetti dovuta alla morte delle piante nel deserto che ar- riva con la fine delle piogge è in- tervenuto un secondo ciclone - Luban - nell’ottobre del 2018: nel marzo del 2019 le locuste risulta- vano così aumentate di ottomila volte. Attraverso l’Iran meridionale, le locuste si sono poi dirette sia verso Est, in Pakistan e India, che verso lo Yemen, dove a causa della guerra civile nessun inter- vento è stato messo in atto per bloccarne la proliferazione. Nell’ottobre del 2019, gli sciami sono passati in Etiopia e in So- malia dove ancora una volta hanno trovato un ambiente acco- gliente grazie all’arrivo del ci- clone Pawan e alle piogge ab- bondanti che ha portato. A fine dicembre l’invasione si è diffusa al Kenya per poi raggiun- gere Uganda e Tanzania i primi di febbraio di quest’anno. UNA CATENA CHE ARRIVA ALL’AUSTRALIA L’ondata di cicloni e le conse- guenti piogge torrenziali che hanno colpito la costa orientale dell’Africa favorendo il proliferare delle locuste, sarebbero legati, secondo la Bbc, all’opposto feno- meno dell’estrema siccità in Au- stralia che ha causato la morte di 33 persone e bruciato un territo- rio delle dimensioni della Corea del Sud. Il legame climatico fra le due sponde dell’Oceano Indiano è il cosiddetto Indian Ocean Dipole (Iod), il dipolo dell’Oceano In- cooperando © TONY KARUMBA / AFP 70 aprile 2020 MC Qui: invasione di locuste in Kenya il 25 febbraio 2020. Sotto: incendio forestale in Austra lia, sulla Costa Centrale, lo scorso dicembre. * *

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