Missioni Consolata - Marzo 2020

zione degli infermi, benedizioni varie (macchine, uffici, acqua, case...), adorazioni mensili, in- contri della Legio Mariae , degli studenti e insegnanti della scuola secondaria, dei seminari- sti e visite alle famiglie. Inoltre, essendo incaricato di cu- rare i chierichetti, i bambini della Sunday school e la gioventù, ho preso parte in tutte le loro attività come le messe settimanali, in- contri di formazione, campeggi, gite, ritiri, giochi. Tutto ciò mi ha aiutato a conoscere la struttura, l’organizzazione e i vari modi di essere della Chiesa coreana. Allo stesso tempo ha contribuito ad allargare la mia conoscenza, comprensione e rispetto della cultura e del popolo. È una bel- lissima esperienza che ogni mis- sionario in Corea dovrebbe fare. Molto positiva anche la condivi- sione di vita con il parroco e altri preti diocesani della nostra unità pastorale, una decina, durante gli incontri mensili nei quali si di- scutevano delle nostre attività pastorali e della vita di tutta la Chiesa nella circoscrizione. È stato un tempo per imparare, osservare e inserirmi nel conte- sto. Anche qui mi sono sentito amato e considerato, non di- cendo nulla, ma semplicemente essendo presente. * COREA DEL SUD 60 Marzo 2020 MC COINVOLGIMENTO DEI MIEI CONFRATELLI La mia presenza nella parrocchia è diventata anche motivo di una bella collaborazione tra la stessa e i missionari della Consolata, che sono stati coinvolti in sva- riate attività di animazione mis- sionaria e pastorale della comu- nità. Questo ha fatto sì che molte persone siano venute a cono- scerci meglio e ora partecipino alle nostre attività di animazione missionaria, al nostro pro- gramma di ritiri annuali, di espe- rienze nelle nostre missioni in Africa o America Latina e, ovvia- mente, le sostengano. PROSPETTIVE FUTURE? Quest’anno celebriamo il trente- simo anniversario della venuta dei missionari della Consolata nella Corea del Sud. Sono orgo- glioso di essere parte di questa storia. Sogno un’attività missio- naria centrata nella collabora- zione con la Chiesa locale. In questi due anni vissuti in una comunità locale ho potuto capire quanto sia importante coinvol- gersi direttamente e collaborare dal di dentro. Collaborazione con la Chiesa e il clero locale, imparando come le cose si fanno e come la società si sta muovendo, è una delle cose cru- ciali raccomandate dal beato Giuseppe Allamano a tutti i suoi missionari. Questo ci aiuta anche a comprendere il cuore della gente e della società coreana, vecchi, giovani e anche bambini. Stephano Nabgaa Babangenge *

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