Missioni Consolata - Dicembre 2019

trale. Se acquista titoli immette moneta nel sistema, se vende ti- toli rastrella denaro. Il terzo canale è il rapporto col governo e fun- ziona praticamente in una sola di- rezione, che è quello di immettere denaro nel sistema economico. Lo fa finanziando spese a deficit, os- sia non coperte dal gettito fiscale. Per riassumere, dunque, le vie classiche di gestione della massa monetaria comprendono il canale privato e il canale pubblico. Il ca- nale privato basato sul costo del denaro e su meccanismi di seque- stro e rilascio del denaro circo- lante. Il canale pubblico basato sull’immissione di nuova moneta. E, da un punto di vista lessicale, gli interventi tramite il canale privato sono definiti «politiche monetarie creditizie», articolate in regola- zione delle riserve, regolazione del tasso di interesse, operazioni di mercato aperto (operazioni di Borsa). Gli interventi tramite il ca- nale pubblico sono definite «poli- tiche monetarie fiscali» e consi- stono essenzialmente nel finanzia- mento di spese tramite emissione di nuova moneta. Dal pubblico al privato Questa era l’impostazione classica in vigore nel secolo scorso. Ma gradatamente, già sul finire del se- colo, si è assistito ad un ridimen- sionamento del canale pubblico e un potenziamento di quello pri- vato. Spostamento non casuale, ma figlio del cambio ideologico in atto in tutto il mondo, a sua volta figlio del cambio dei rapporti di potere avvenuto fra sfera pubblica e sfera privata. A partire dagli anni stituito presso la Banca centrale. Al bisogno, però, si può attivare l’espansione anche attraverso la creazione di nuova moneta. Politiche monetarie: creditizie e fiscali I canali a disposizione della Banca centrale per immettere o ritirare moneta dal circuito economico sono tre: il sistema bancario, la borsa valori, il governo della na- zione. Le strategie utilizzate nei confronti del sistema bancario ri- guardano le riserve e il tasso di in- teresse. Le riserve si riferiscono al- l’obbligo imposto alle banche or- dinarie di accantonare presso la Banca centrale una quota delle loro disponibilità. Il tasso di inte- resse si riferisce al prezzo richiesto per i rapporti di debito credito in- tercorrenti fra Banca centrale e banche ordinarie. Prezzo che poi si ripercuote a catena anche sui rapporti che le banche hanno con i propri clienti. L’innalzamento delle riserve riduce le disponibilità delle banche che quindi si traduce in una riduzione della massa mo- netaria. Al contrario, una ridu- zione delle riserve si traduce in una maggiore disponibilità delle banche e quindi in una crescita della massa monetaria. Anche l’aumento del tasso di interesse fa da freno alla massa monetaria in circolazione perché, se il credito costa di più, si riduce il numero di coloro che lo richiedono. L’opera- zione contraria ovviamente con- duce all’effetto opposto. Il rapporto con la Borsa consiste in operazioni di acquisto e vendita di titoli da parte della Banca Cen- E la chiamano economia 58 MC DICEMBRE2019 circolazione, eccezion fatta per le criptovalute che al momento con- viene lasciare da parte. Nel caso del dollaro, la Banca centrale è la Fed, abbreviazione di Federal Reserve . Per l’euro è la Bce, la Banca cen- trale europea (già più volte prota- gonista di questa nostra rubrica). Quando avevamo la lira era la Banca d’Italia. Una delle principali funzioni delle banche centrali è la gestione della massa monetaria, una questione piuttosto delicata perché la quan- tità di moneta in circolazione oltre ad avere ricadute sul livello dei prezzi, riduce o favorisce consumi e investimenti e quindi la crescita o il rallentamento dell’intero sistema produttivo. Per capire come la di- sponibilità di denaro freni o attivi consumi e investimenti, basta pen- sare a noi stessi: se inaspettata- mente troviamo dei soldi lasciati nel cassetto da uno zio morto pos- siamo fare acquisti a cui non ave- vamo mai pensato. Se al contrario perdiamo il portafogli, siamo co- stretti a cancellare spese anche molto importanti. Con ripercussioni sulle aziende produttrici: positive se ci ritroviamo con più soldi in tasca, negativi se ne perdiamo. Di qui la regola generale: si espande la mo- neta quando si svuole stimolare l’e- conomia, si restringe quando si vuole raffreddarla. Va anche precisato che l’espan- sione o la restrizione della massa monetaria non passa necessaria- mente attraverso la creazione o la distruzione di moneta, ma più sem- plicemente attraverso operazioni di sequestro e di rilascio di moneta at- traverso un polmone monetario co- POLITICHE MONETARIE POLITICHE FISCALI POLITICHE CREDITIZIE GOVERNI BANCHE BORSA ● Finanziamento delle spese in deficit • Regolazione delle riserve • Regolazione del tasso di interesse • Operazioni di mercato aperto (acquisto e vendita di titoli)

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