Missioni Consolata - Dicembre 2019

INTERVISTA A DAVIDE NICOLA, ALLENATORE DELLA SERIE A Calcio giovanile: spaccato di vita Lo sport è un passaggio importante nella vita di bambini e i giovani. In un’e- poca in cui tecnologia digitale e videogiochi tendono a tenerli sempre più fermi e con poche relazioni «vere» tra di loro. Il movimento del calcio giova- nile in particolare, maschile e femminile, vive un momento di espansione nel nostro paese. Tuttavia, i comportamenti di alcuni allenatori, dirigenti di so- cietà sportive, giovani calciatori, e, soprattutto, di molti genitori, rischiano di sporcare questo fenomeno importante per la crescita individuale. ITALIA Testo e foto di MARCO BELLO MC A ciale in primis, e poi, dal momento che per me è un lavoro, dare un’impronta professionistica. L’i- dea era creare un settore giovanile che potesse contare su valori tec- nici e umani. Insieme a mia moglie Laura Profumo e agli amici Carlo Bruno e Mauro Giaveno siamo par- titi per scherzo 10 anni fa, e devo dire che ci siamo appassionati tutti a questa impresa. La mia storia personale parte da Vigone, sono arrivato al professionismo da un settore giovanile di questa città, e quindi, per me c’è anche una sorta di romanticismo». D avide Nicola, già calcia- tore professionista e dal 2010 allenatore di serie A, ha al suo attivo molte vittorie. Non ultima il famoso gol con la maglia del Torino che ri- portò i granata nella serie mag- giore alla fine della stagione 2005- 2006. E poi la scommessa vinta come allenatore, nella stagione 2016-2017, di mantenere il Cro- tone in serie A. Per celebrare que- sta vittoria Nicola ha compiuto un viaggio in bici da Crotone a Vigone (To), la sua città, percorrendo oltre 1.300 km e passando quasi tutte le città in cui ha lavorato come calcia- tore o allenatore. Lo sguardo magnetico, che porta quasi a soggezione, in contrasto con un approccio sempre acco- gliente verso l’altro, fanno di Da- vide Nicola una persona carisma- tica. Sempre attento alla forma- zione dei giovani, nel 2010 ha fon- dato una società di calcio giova- nile, la Vicus 2010. Parla chiaro, con una voce profonda. Davide, perché l’idea di co-fon- dare una società sportiva per il calcio giovanile? «È stato in seguito a una richiesta del comune di Vigone, che aveva il progetto di riportare un settore giovanile del calcio in città, con l’o- biettivo di offrire un servizio so- Qual è l’importanza di uno sport di squadra nell’educazione dei bambini e degli adolescenti? «Una delle chiavi con le quali ho accettato questo incarico, era di costruire qualcosa che potesse dare ai miei figli, perché essi sono in questo settore giovanile, e ad al- tri ragazzi, la possibilità di costi- tuire una palestra formativa per la crescita individuale. L’idea è far ca- pire che lo sport è una necessità, indipendentemente dal fatto che si faccia calcio o altro, perché al suo interno c’è lo spaccato della vita, tutto quello che è confronto, com-

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