Missioni Consolata - Dicembre 2019

20 MC DICEMBRE2019 lette caratteristiche, il mare cri- stallino, la Bangkok caotica e lus- suosa, gli hotel da sogno sulle pa- lafitte, le scimmie addestrate, gli elefanti costretti a trasportare tu- risti sul loro dorso… ma mai nes- suno parla di un’altra Thailandia. Quella poco turistica, ma proprio per questo motivo splendida, quella impoverita e nello stesso tempo ospitale, quella che re- spira gli influssi del Laos e del Myanmar, che ama gli incontri e ama la gente. La Thailandia del Nord, ricca di storia e di storie, di vite che si intrecciano e di cul- ture. Ambientazione e mandato Siamo partiti il 1° agosto da Roma e dopo più o meno 15 ore di ae- reo ci siamo ritrovati a Chiang Mai (diocesi dal 1965, fondata come missione nel 1931), dove ci ha subito accolto don Attilio, sa- cerdote fidei donum che è parte del gruppo di dieci sacerdoti del Progetto Triveneto, sostenuto dalle diocesi del Veneto. Ospitati dalla diocesi, i primi tre giorni ci siamo fermati a pensare, a gio- care, a riflettere, a riscoprirci an- che con l’aiuto di Anita Cervi. Con Giovanni Rocca, invece, abbiamo scoperto la Thailandia, le sue tra- dizioni e cultura, e abbiamo cono- sciuto le quattro missioni in cui saremmo stati destinati. Quei giorni di preparazione e for- mazione sono stati un mix di an- sia, paura, entusiasmo e gioia. Le emozioni, tutte, positive e nega- tive, ci scorrevano nelle vene… e la cosa più bella era capire che eravamo sorelle e fratelli e tutti provavamo le stesse cose. Domenica 4 agosto, durante la messa, abbiamo vissuto il bellis- simo momento del mandato, quando ci hanno consegnato la croce verde, gialla, rossa, blu e bianca simbolo di Missio. I gruppi erano formati: un gruppo a Mae Sai, un altro a Chiang Cam; il terzo a Chiang Saen, e il quarto a Nan. «Si inizia», ci siamo detti. Davvero tutto stava iniziando e tutto si stava realizzando. Verso Chiang Saen Il lunedì, zaini in spalla, ci siamo divisi e siamo partiti per raggiun- gere le nostre destinazioni. Du- rante il tragitto abbiamo fatto tappa al Tempio Bianco, dove ab- biamo potuto ancora una volta, come già fatto a Bangkok, ammi- rare la meraviglia dei templi buddhisti e apprezzare la cura con cui i fedeli vivono la loro reli- gione. È stato bellissimo essere a stretto contatto con un’altra reli- gione e sapere che tra cristiani, buddhisti e musulmani c’è un bel- lissimo rapporto di stima reci- proca, di collaborazione e di amore profondo per il creato. Giunti alla missione siamo subito stati accolti dalle missionarie, dai missionari, dalle ragazze e dai ra- gazzi che vivono con loro. Ci hanno fatto sentire a casa come membri della loro grande fami- glia. Le nostre giornate si sono svolte nei villaggi, nelle risaie o nella struttura insieme alle ra- Pagina precedente : Chiang Saen, veduta della «Casa Lilia» gestita dalla Sisters of Providence (sorelle della Provvidenza), una congregazione fondata a Udine. Qui a sinistra : il gruppo di Missio Giovani Italia in visita al Palazzo reale a Bangkok. Qui sotto : i giovani di Missio con le bam- bine della «Casa Lilia» . A destra : localizzazione di Chiang Saen sul fiume Mekong ai confini con Birmania e Laos. | Bimba in costume tradizionale. Pagine seguenti (senso orario) : statua di Budda nel Palazzo reale a Bangkok. | Un momento gioioso di «cucina italiana». | In- gresso della «Chiesa della Misericordia» che si trova nella casa anche per la piccola comunità cristiana di Chiang Saen. | Foto di gruppo con le bambine della casa. #

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