Missioni Consolata - Novembre 2019

38 MC NOVEMBRE 2019 Cooperando… sociali che forniscono servizi infor- mali di solidarietà come il guar- darsi a vicenda casa e bambini mentre si è al lavoro. Ricollocare le persone significa strappare queste reti e rendere più difficile la vita sia di chi viene spostato sia di chi resta. Un caso citato dal The Guardian è quello della baracco- poli di Kibera, a Nairobi: molti abi- tanti dello slum , inizialmente en- tusiasti dell’opportunità di trasfe- rirsi in un complesso di apparta- menti chiamato The Promised Land , hanno finito per lasciare le nuove sistemazioni perché vi erano disservizi idrici, mentre altri hanno fiutato l’affare decidendo di dare le loro nuove case - in cambio di un affitto molto più alto rispetto a quello agevolato richie- sto a loro - ai keniani della classe media. Anche chi era rimasto a Promised Land continuava co- munque a fare la spesa nella ba- raccopoli, perché lì il cibo costava meno. Perdere la casa per gli eventi naturali C’è un ulteriore modo per rima- nere senza casa: che un ciclone se la porti via. È successo quest’anno in Mozambico, quando il ciclone prima metà del 2019 gli sfollati a livello mondiale sono stati 10,8 milioni, di cui 7 milioni dovuti a catastrofi naturali. Lo scorso giugno Philip Alston, re- latore speciale delle Nazioni Unite su povertà estrema e diritti umani, ha avvertito che gli effetti del cambiamento climatico po- trebbero creare altri 120 milioni di poveri, vanificando gli ultimi 50 anni di sforzi per ridurre la po- vertà. «Rischiamo uno scenario da apartheid climatico » ha dichiarato Alston, «in cui i ricchi pagano per sfuggire al surriscaldamento, alla fame e ai conflitti mentre il resto del mondo è abbandonato alla sofferenza» @ . Il problema del cambiamento cli- matico si interseca con quello del- l’urbanizzazione: il disastro di Freetown, in Sierra Leone, del 2017, in cui 1.141 persone mori- rono a causa degli allagamenti e smottamenti legati alle forti piogge, ha mostrato che cosa suc- cede quando un evento meteoro- logico estremo colpisce un agglo- merato urbano costruito defore- stando ed edificando in maniera informale @ . Chiara Giovetti [continua a dicembre] Idai - seguito dal ciclone Kenneth - ha rovesciato in poche ore la piog- gia che di solito cade in mesi. Il ci- clone e le successive inondazioni hanno ucciso più di 600 persone e ne hanno ferite circa 1.600. Un milione e 800mila sono state va- riamente toccate dai danni, pari a 773 milioni di dollari, provocati da Idai a edifici, infrastrutture e colti- vazioni @ . Secondo l’ Internal Displacement Monitoring Centre @ , che moni- tora le popolazioni sfollate, dal 2008 a oggi una media annuale di 24 milioni di persone ha perso la casa a causa di un evento naturale estremo improvviso, a fronte dei sette milioni e mezzo di sfollati all’anno a causa dei conflitti. An- che quest’anno le cose non sem- brano andare molto meglio: nella NATALE DI SOLIDARIETÀ 2019 UNA CASA PER TUTTI per aiutare tramite MCO a pagina 53 trovi i dati necessari e i contatti. GRAZIE

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