Missioni Consolata - Maggio 2019

La tua permanenza nel circo Barnum durò quattro mesi e diventasti una celebrità sia a li- vello europeo che americano. Terminata l’espe- rienza del circo, tornasti fra la tua gente non prima di aver regalato i soldi guadagnati ai po- veri e ai bisognosi della tua tribù. Vero, anche se non era una gran cosa. Mi davano cinquanta dollari alla settimana, una bella paga per allora, ma i soldi che ho preso sarebbero bastati solo per comperare cinque bei cavalli. Dopo aver visto cambiare il mondo e soprattutto l’avanzare di un nuovo tipo di civiltà che modificava radicalmente lo stile di vita dei popoli indigeni ame- ricani, decisi di ritornare a casa per trascorrere una vecchiaia serena insieme alla mia famiglia e a tutti i membri della mia comunità. 4 chiacchiere con... 70 MC MAGGIO2019 Toro Seduto e Buffalo Bill ai tempi del Circo Barnum - Montreal, Canada, 1885 Il ritorno a Standing Rock, però, viene poco tempo dopo seguito dal suo arresto, eseguito dalle auto- rità dell’Agenzia Indiana preoccupate che potesse fuggire. Negli scontri che seguirono, Toro Seduto venne assassinato insieme con suo figlio Piede di Corvo. Il 15 dicembre 1890 padre e figlio morirono sotto i colpi di pistola di alcuni membri del co- mando che li doveva arrestare. Il corpo di Toro Se- duto venne sepolto a Fort Yates, ma nel 1953 la sua salma fu riesumata e spostata a Mobridge, lo- calità in cui il leggendario capo indiano aveva pas- sato gli anni della sua gioventù. A tutt’oggi essa è meta incessante di uomini e donne di ogni colore e provenienza che vanno a pregare sulla sua tomba e a rendergli omaggio per i valori umani che seppe incarnare nella sua vita. Don Mario Bandera Nota : La foto di Toro Seduto con il crocifisso al collo ( pag. 68 ) ha fatto sorgere molte domande. Era battezzato, era cattolico? Chi gli ha dato la croce? Di certo si sà che per anni è stato in contatto con i missionari gesuiti, conosciuti dagli indigeni come «tonache nere». Il crocifisso che porta al collo nella foto scattata a Bismark, la capitale del territorio lakota nel 1885 da David F. Barry, è tipico dei gesuiti con un teschio ai piedi della croce. Forse gli fu dato da padre Pierre-Jean De Smet (1801-1873) con il quale si era incon- trato per la prima volta il 19 giugno 1868 lungo il fiume Powder. Ma si pensa anche che possa essere stato un dono di padre Martin Marty (1834-1896), un benedettino che visitò Toro Seduto durante l’esilio in Canada e poi diventò il primo vescovo del Dakota nel 1889. Pur legato ai missionari cattolici, è abbastanza sicuro che Toro Seduto non fu mai battezzato perché questo gli avrebbe richie- sto l’abbandono di una delle sue due mogli. #

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=